Evoluzione a Torre Guaceto, nel Salento: prima la pesca con le bombe, ora un modello di pesca sostenibile, prima un turismo selvaggio, ora un eco-turismo per chi ne è consapevole, prima l'agricoltura intensiva, ora il biologico made in Puglia.
Intervista a Corrado Tarantino, Presidente del Consorzio di gestione di Torre Guaceto.
Un modello di pesca sostenibile
"Siamo passati da una pesca che veniva fatta con le bombe in mare ad un modello di pesca sostenibile, che ci viene copiato ormai in tutto il mondo.
Noi ogni anno ospitiamo gente che viene anche da altre parti del mondo per vedere il nostro modello, che è sostenibile dal punto di vista economico: tant'è vero che la cooperativa di pescatori che è nata attorno a questo progetto continua a vivere di pesca, ma è sostenibile anche dal punto di vista ambientale, per evitare lo spopolamento dei mari".
Il "Bio" marchiato Torre Guaceto
"Per quanto riguarda l'agricoltura, si è passati da un agricoltura che era molto intensiva, anche attraverso l'utilizzo di prodotti chimici, in modo da poter produrre più prodotto, ad una fase in cui ormai il bio, marchiato Torre Guaceto, è diventato famoso in tutto il mondo. Dall'olio d'oliva al pomodoro Fiaschetto, che è una coltura tipica di questo territorio, riscoperto, rivalorizzato e che ora viene di nuovo prodotto".
Turismo rispettoso dell'ambiente
"E ora, il turismo. Noi abbiamo ottenuto la certificazione della Carta del Turismo Sostenibile e stiamo lavorando in un progetto che coinvolga tutte le strutture turistiche e alberghiere, per dimostrare che si può fare profitto, economia, turismo, rispettando l'ambiente e il luogo in cui viviamo.
E la nostra sfida è voler dimostrare che questa idea è fattibile non solo nel Consorzio di Torre Guaceto e nelle aree che ne fanno parte, ma è possibile farlo in tutte le parti del mondo, perchè siamo convinti che cosi saremmo più ricchi e vivremmo tutti meglio".