La notte del 31 ottobre è diventata una delle feste più popolari al mondo. Anche se oggi lo associamo agli Stati Uniti, Halloween affonda le sue radici nelle antiche tradizioni celtiche europee, prima di arrivare nel continente americano con gli immigrati irlandesi del XIX secolo
Contrariamente a quanto si crede, la parola Halloween ha radici cristiane. Deriva dalla forma scozzese "All Hallows' Eve", dove "even" (che significa "notte") si è contratta nel tempo fino a diventare Halloween.
Questa festa è profondamente legata alle celebrazioni cristiane di Tutti i Santi (1° novembre) e della commemorazione dei defunti (2 novembre), collettivamente note come "Allhallowtide".
Tuttavia, queste feste cristiane si sono sovrapposte all'antica celebrazione celtica di Samhain, che significa "fine dell'estate". I Celti delle isole britanniche celebravano questo rituale che segnava il passaggio tra la stagione del raccolto e l'oscuro inverno. Durante questa notte magica, credevano che il velo tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse, permettendo agli spiriti di attraversare i due mondi. Per proteggersi, accendevano grandi falò comuni per allontanare le entità maligne.
La Chiesa cristiana, a partire dall'VIII secolo, istituì il 1° novembre come festa di Ognissanti. Papa Gregorio III fondò un oratorio a San Pietro dedicato a tutti i santi e martiri, e nell'800 le chiese in Irlanda e Northumbria già celebravano la festa. Nell'835 divenne una data ufficiale nell'Impero franco. Alcuni storici suggeriscono che questa data sia stata scelta a causa dell'influenza celtica o germanica, poiché entrambe le culture commemoravano i morti all'inizio dell'inverno, un periodo di "morte" in natura.
Il viaggio transatlantico: dall'Irlanda all'America
La tradizione di Halloween ha attraversato l'Atlantico tra il 1845 e il 1849, durante la devastante Grande Carestia in Irlanda. Migliaia di irlandesi emigrarono negli Stati Uniti, portando con sé le loro usanze ancestrali. Quella che era nata come una tradizione regionale europea divenne, dopo quasi due secoli, la festa non religiosa più popolare del Nord America, da dove si è diffusa nuovamente in tutto il mondo.
Questa migrazione di massa non ha portato solo una festa, ma un intero immaginario culturale ricco di simboli e ritualiche sono stati adattati al nuovo continente, fondendosi con altre influenze ed evolvendo nella moderna Halloween che conosciamo oggi.
Tradizioni e significati di Halloween
Le zucche decorate? In origine erano rape
L'iconica zucca intagliata trae origine dalla leggenda irlandese di Jack-o Lantern, un contadino ubriaco che riuscì a ingannare il diavolo per ben due volte. Quando Jack morì, non poté entrare né in paradiso per i suoi peccati né all'inferno per il suo patto malvagio.
Condannato a vagare in eterno, il diavolo gli diede un carbone ardente che Jack mise all'interno di una rapa cava per illuminarsi. In America le rape furono sostituite dalle zucche, più abbondanti e facili da intagliare.
I costumi sono più antichi di quanto pensiamo
Il travestimento non è un'invenzione moderna. I Celti si vestivano con pelli di animali e maschere terrificanti per confondere gli spiriti maligni che credevano camminassero tra loro durante "Samhain".
Se i morti non potevano distinguere i vivi, non potevano far loro del male. Questa antica pratica di trasformazione è sopravvissuta fino a diventare uno degli elementi più divertenti della festa odierna.
Le origini medievali dietro il "dolcetto o scherzetto?"
Questa tradizione affonda le sue radici nell'usanza cristiana del "souling", che risale al XV secolo ed era diffusa in Inghilterra, Galles, Fiandre, Baviera e Austria. Gruppi di poveri, spesso bambini, andavano porta a porta durante l'"Allhallowtide" raccogliendo "biscotti dell'anima" in cambio di preghiere per i defunti, in particolare per le anime di amici e parenti dei donatori.
Questi biscotti di solito recavano una croce, a indicare che erano stati cucinati come elemosina. William Shakespeare cita questa usanza nella sua commedia "I due gentiluomini di Verona" (1593). Nell'Italia del XIX secolo, i parroci andavano di casa in casa a chiedere piccoli doni di cibo da dividere tra loro durante la notte.
La pratica moderna del "dolcetto o scherzetto" divenne popolare negli Stati Uniti negli anni '50, quando una famiglia della Pennsylvania la utilizzò per una campagna di beneficenza dell'Unicef, raccogliendo dolci e cibo per i bambini bisognosi.
Luci e falò
Nell'Irlanda, nelle Fiandre, in Baviera e nel Tirolo del XIX secolo, il giorno di Ognissanti si accendevano nelle case delle candele, chiamate "luci dell'anima", che servivano "a guidare le anime a visitare le loro case terrene". Le candele venivano accese anche sulle tombe, un'usanza che continua ancora oggi in molti Paesi.
Nelle zone rurali cattoliche del Lancashire, nell'Inghilterra del XVIII e XIX secolo, le famiglie si riunivano sulle colline alla vigilia di Ognissanti, tenendo in mano fasci di paglia accesi, mentre gli altri pregavano per le anime di parenti e amici. Questa usanza era nota come "teen'lay". I Celti usavano anche grandi falò per allontanare gli spiriti maligni durante "Samhain".
Simboli e superstizioni
Halloween è pieno di simboli con significati profondi. I gufi, uccelli notturni associati alla saggezza, erano usati come portafortuna. I gatti neri, invece, rappresentavano un cattivo presagio: nel Medioevo venivano bruciati perché ritenuti streghe reincarnate. I superstiziosi consigliano di fare sette passi indietro se se ne incontra uno.
Falò, rape trasformate in lanterne, maschere terrificanti? Ogni elemento di Halloween racconta una storia che collega il presente con un passato europeo ricco di magia, antiche paure e l'eterno fascino umano per l'ignoto.
 
     
     
     
     
             
             
             
             
             
             
             
     
                     
                     
                     
                    