Loreen, artista svedese di origini marocchine che ha già vinto il concorso nel 2012, è la favorita con "Tattoo"
Fervono i preparativi per la finale della 67esima edizione dell'Eurovision song contest alla Liverpool Arena.
Questo sabato è infatti il giorno dell'ultima sfida, vi partecipano 26 artisti: dieci artisti per ogni semifinale, il vincitore dell'anno scorso, l'Ucraina, e i cinque grandi Paesi che finanziano l'Eurovision: Francia, Germania, Regno Unito, Spagna e Italia.
Per la Penisola il vincitore dell'ultimo festival di Sanremo, Marco Mengoni, sarà presente con la sua "Due Vite", sarà l'undicesimo ad esibirsi sabato sera. Oltre a Mengoni, porteranno l'Italia sul palco anche la savonese Alessandra Mele, in gara per la Norvegia, e Mahmood, invitato come ospite.
La svedese Loreen è la favorita
La favorità, però viene da altre latitudini. È la svedese Loreen: voce stentorea e corpo scolpito, look da umanoide in tutina aderente color carne effetto, unghie lunghissime e carattere da vendere. È su di lei e la sua energica "Tatto" che gli scommettitori puntano tutto.
"Sono tutti grandi artisti e non ho visto una sola cattiva performance" dice con fair play Lord of the Lost, il gruppo tedesco in gara con "Blood and Glitter".
La Zarra, che rappresenta la Francia dice: "Tutti hanno una canzone così bella che è davvero difficile sceglierne solo una". Insomma tutti amici.
Se Loreen ha battuto tutti con gli ascolti su Spotify del suo brano e anche su Youtube in due giorni ha fatto 23 milioni di visualizzazioni sul canale ufficiale del concorso, a Liverpool molti tifano per il finlandese Käärijä e la sua "Cha Cha Cha", brano singolare che, a dispetto del titolo, ha il sapore della techno mescolata col rap e poi vira su un pop che ricorda gli anni '80.
Come si vede già qui dalla grafica del canale youtube, il tema che aleggia sul contest è quello della guerra in Ucraina. Il Paese avrebbe dovuto ospitare la manifestazione grazie alla vittoria della Kalush Orchestra lo scorso anno a Torino, ma dopo un ampio dibattito e polemiche si è deciso che sarebbe stato troppo rischioso gareggiare in un Paese in guerra e così si è optato per la Liverpool Arena. Dove tuttavia non verrà proiettato alcun videomessaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, così come ha deciso European Broadcasting Union (Ebu), che organizza l'Eurovision. Con grande ira dei britannici.
Chi sarà il vincitore si sapra sabato a tarda sera.