I segreti di un tenore: come fanno a cantare gli acuti?

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Di Katharina Rabillon
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I segreti di un tenore: come fanno a cantare gli acuti? Per padroneggiare la tecnica ci vogliono anni di esercizio: due tenori di fama mondiale, Juan Diego Flórez e Benjamin Bernheim, ci hanno spiegato come cantare le note alte.

I tenori sono gli eroi dell'opera. Le loro melodie entusiasmano il pubblico e le loro voci fuori dal comune sono celebri per gli acuti. Abbiamo parlato con Juan Diego Flórez e Benjamin Bernheim: i due tenori di fama mondiale che ci hanno spiegato come cantare le note alte.

"Credo che il pubblico ami le note alte perché risuonano nelle orecchie e sono emozionanti - dice Flórez -. Nessun'altra voce suscita una tale reazione. È come vedere un'acrobata al circo". I tenori devono essere all'altezza delle aspettative del pubblico: "Anche io quando vado all'opera mi concentro sul tenore, so che siamo sotto osservazione - dice Bernheim -. Gli spettatori pensano: vediamo se ce la fa".

Quella deI tenore è la voce maschile più acuta. La sua gamma vocale si estende generalmente per due ottave. Il famigerato do di petto è una delle note più alte: per padroneggiare la tecnica servono anni di allenamento. "Quella del tenore è una voce che non esiste in natura - dice Bernheim -. Ci vuole molta pazienza per costruirla. Molti appassionati trovano che questa voce sia magica perché tutte le altre voci sono, per così dire, naturali. Gli acuti di un soprano sono nella natura della voce, mentre il tenore è come se dovesse affrontare una sfida aggiuntiva".

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Il tenore francese Benjamin BernheimEuronews

Cosa succede all'interno del corpo quando si canta un acuto?

Ma come fanno i tenori a passare dalle note più basse a quelle più alte del loro registro vocale? "La voce naturale del tenore, così come la voce naturale del baritono, ha un certo limite e questo passaggio determinerà a che punto si deve passare a una voce mista o a una voce piena, in modo che la voce di petto rimanga in alto. La voce mista è una voce che è collegata sia alla voce di petto che alla voce di testa. Trovare l'equilibrio è un arte".

Cosa succede davvero all'interno del corpo quando un tenore canta nel registro superiore? A Salisburgo Ivan, un aspirante tenore, si è sottoposto a una risonanza magnetica per scoprirlo. "Tutto inizia con il diaframma - dice Nikolaus Mayr, primario di radiologia del Centro diagnostico di Salisburgo -.  La pressione deve provenire dal petto. I polmoni si contraggono. I muscoli della gola lavorano con esso. La lingua si solleva, la laringe si tende e l'aria fuoriesce per produrre il suono".

Secondo Josef Schlömicher-Thier, otorinolaringoiatra del Festival di Salisburgo, c'è un'altra ragione per cui la voce di un tenore è così emozionante. "Il tenore ha la peculiarità di produrre un particolare gruppi di suoni. Tutti i cantanti hanno questa caratteristica, ma il tenore li produce soprattutto intorno ai 3.000 hertz. Questa concentrazione di energia raggiunge una parte sensibile dell'orecchio, perché lì i 3.000 hertz sono percepiti particolarmente bene. È da lì che nasce questa sensazione".

Le radice italiane della voce tenorile

L'arte del tenore moderno ha le sue radici in Italia. Fu Gioachino Rossini a dare risalto alla voce del tenore. "Prima di Rossini, le principali stelle dell'opera erano i soprani e i castrati - dice Flórez -. Ma quando arrivò Rossini i castrati furono aboliti. Diede le parti di protagonista a voci simili a quelle dei castrati: tenore e mezzo soprano".

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Juan Diego Flórez ha portato in scena "Il conte Ory" di Rossini a PesaroEuronews

Nel 1831, durante una rappresentazione del "Guglielmo Tell" di Rossini, il tenore francese Gilbert Duprez stupì il pubblico eseguendo per la prima volta in un teatro lirico un do di petto. "Duprez si stava esercitando in un camerino in Italia. Stava provando degli acuti e a un certo punto cantò un do acuto con voce piena. Rimase stupito da questo suono. Decise di inserirlo nel repertorio. Voleva cantare così e lo fece. La reazione del pubblico fu: "Wow, cos'è questo?". Duprez è il padre del Do alto come lo conosciamo oggi".

Tra i tenori più celebri di sempre c'è Enrico Caruso. "È stato il primo tenore a cantare per un pubblico vasto, nelle arene - dice Flórez -. Tutti nel mondo avevano un disco di Enrico Caruso in casa. Era davvero famoso". 

Le acrobazie vocali sono una caratteristica delle opere di Rossini, come "Il Conte Ory". Juan Diego Flórez ha partecipato alla produzione andata in scena a Pesaro nell'ambito del Rossini Opera Festival.  "Non è necessario cantare un do di petto per essere un buon cantante - dice Flórez -. Io voglio essere toccato da un cantante. I migliori sono quelli che ti fanno sentire qualcosa".

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