euronews ha incontrato la cantautrice tunisina, conosciuta per le sue canzoni di protesta durante la rivoluzione del 2011 nel Paese nordafricano
E' stata la voce della Rivoluzione dei Gelsomini, in Tunisia, con le sue canzoni di protesta. Emel Mathouthi - che nel 2015 cantò la sua "Kelmti Horra" alla cerimonia del Premio Nobel per la Pace - oggi collabora con musicisti internazionali, per sviluppare il suo stile musicale unico.
"E' molto importante per me collaborare, provare a diversificare, arricchire ciò che costruirsco. Io cerco sempre di uscire dal mio guscio, perché ho bisogno di sentirmi viva, di imparare sempre", ha spiegato Emel Mathouthi ai microfoni di euronews.
"Lost" è una delle canzoni del nuovo album della cantautrice tunisina ed è una collaborazione conil pianista italiano Pier Luigi Salami e il batterista statunitense Shawn Crowder.
"C'è questo filone della tradizione vocale di Emel, però unito all'elettronica più minimale. Abbiamo dei groove elettronici molto persistenti, molto potenti e stabili", ha raccontato Salami.
Emel Mathouthi è attualmente in tour. Trovate le date dei suoi concerti qui.