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I mercati internazionali si preparano alle decisioni della Fed e ai colloqui commerciali Usa-Cina

I trader James Bodner, in primo piano, e Chris Lagana lavorano sul parterre della Borsa di New York, 13 ottobre 2025
I trader James Bodner, in primo piano, e Chris Lagana lavorano sul parterre della Borsa di New York, 13 ottobre 2025 Diritti d'autore  Richard Drew/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Richard Drew/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Doloresz Katanich Agenzie: AP
Pubblicato il
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Borse globali in rialzo lunedì mattina, spinte dall’ottimismo per un nuovo accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Wall Street ha toccato nuovi massimi dopo dati positivi sull’inflazione Usa e questo ha rafforzato le speranze di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Fed

Mercati globali in positivo lunedì mattina, sostenuti dall'attesa per un nuovo taglio dei tassi da parte della Fed e dall’ottimismo crescente su un accordo commerciale più vicino tra Usa e Cina, dopo le dichiarazioni del presidente Donald Trump.

Questo clima ha azzerato i guadagni dei beni rifugio come i futures sull’oro e ha spinto verso l'alto le Borse in tutto il mondo.

In Europa, però, i principali indici di riferimento hanno aperto per lo più piatti, con l**’eccezione del Ftse Mib di Milano, in rialzo dello 0,61 per cento**.

Anche l’Ibex 35 di Madrid guadagnava lo 0,37 per cento intorno alle 11:00.

Nello stesso tempo, lo Stoxx 600 europeo e il Ftse 100 a Londra sono rimasti quasi invariati.

Il Dax a Francoforte ha guadagnato lo 0,15 per cento, mentre il Cac 40 a Parigi ha ceduto meno dello 0,1 per cento.

Questi movimenti sono arrivati dopo che venerdì l’agenzia Moody’s ha modificato l’outlook della Francia da stabile a negativo.

Gli investitori in Europa guardano ai segnali sulla salute dell’economia. Uno dei più attesi è la prima stima del Pil dell’area euro del terzo trimestre, in calendario giovedì.

Nello stesso giorno la Banca centrale europea (Bce) terrà la riunione di politica monetaria.

Con l’inflazione nell’area intorno all’obiettivo del due per cento, la Bce dovrebbe lasciare i tassi fermi per la terza volta consecutiva. Il tasso sui depositi è al due per cento da giugno.

Gli effetti delle relazioni Usa-Cina sui mercati

Lunedì i futures Usa erano in rialzo nelle contrattazioni pre-market. Bene anche l’Asia, con il Nikkei 225 di Tokyo che per la prima volta ha superato quota 50mila.

Più avanti nella settimana, il presidente degli Stati Uniti incontrerà il leader cinese Xi Jinping a margine del forum Cooperazione economica Asia-Pacifico (Apec), per discutere dell’intesa commerciale tra le due maggiori economie mondiali.

Domenica funzionari statunitensi e cinesi hanno confermato di aver raggiunto un consenso iniziale da finalizzare nel faccia a faccia tra Trump e Xi più avanti nella settimana.

"Ho molto rispetto per il presidente Xi", ha detto Trump ai giornalisti dopo la visita in Malesia per un vertice dei Paesi del Sud-Est asiatico, dove ha siglato intese commerciali preliminari con Malesia, Thailandia, Cambogia e Vietnam.

"Penso che porteremo a casa un accordo", ha aggiunto Trump.

E gli investitori lo interpretano come un segnale forte. Secondo Stephen Innes di Spi Asset Management, "Questa non è solo diplomazia da foto di rito. Dietro la spettacolarizzazione, i principali responsabili del commercio di Washington e Pechino hanno tracciato in silenzio una cornice che potrebbe, forse, evitare un nuovo strappo tra le due maggiori economie del mondo".

L’entusiasmo ha aumentato la propensione al rischio, come mostra il calo dei futures sull’oro.

Il contratto continuo è sceso di quasi il due per cento lunedì mattina: un’oncia veniva scambiata a 4055,50 dollari.

Euro e yen giapponese sono rimasti stabili contro il dollaro Usa. Un euro scambiava a 1,1638 dollari, mentre la moneta americana valeva 152,8070 yen. La sterlina britannica è salita dello 0,26 per cento contro il dollaro, a 1,3345.

Il petrolio è sceso dopo l’apertura dei mercati europei, con entrambi i benchmark in calo di quasi l’uno per cento. Il Wti statunitense quotava 61,06 dollari al barile e il Brent 65,47 dollari.

Anche le principali criptovalute erano in rialzo. Il Bitcoin Price Index (Xbx) di CoinDesk ha guadagnato il 4,86 per cento salendo a 115.395,34 dollari.

Ethereum era a 4.171,84 dollari, in aumento del 4,82 per cento nella mattinata europea.

Nuovo taglio dei tassi in vista e i conti delle Big Tech

Venerdì Wall Street ha toccato nuovi massimi dopo che i dati sull’inflazione Usa sono risultati inferiori alle attese e questo ha rafforzato le speranze di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Federal Reserve questo mercoledì.

I dati sull’inflazione sono incoraggianti perché potrebbero alleggerire il peso su famiglie a basso e medio reddito, ancora alle prese con forti rincari.

Ancora più importante per Wall Street, perché potrebbero spianare la strada a ulteriori tagli dei tassi da parte della Fed per sostenere un mercato del lavoro in rallentamento.

La Fed ha appena ridotto il tasso principale il mese scorso per la prima volta quest’anno, ma è stata prudente nel promettere ulteriori misure, perché tassi più bassi, oltre a stimolare l’economia e i prezzi degli asset, possono alimentare l’inflazione.

Intanto questa settimana arriverà un’ondata di risultati dei colossi tech: Microsoft, Meta e Alphabet, la holding di Google, comunicheranno i conti mercoledì. I numeri di Apple e Amazon sono attesi per giovedì.

Utili migliori del previsto potrebbero alimentare le speranze di una crescita stabile negli Usa.

Al momento le informazioni sullo stato dell’economia più grande del mondo sono scarse, a causa del prolungato shutdown del governo federale.

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