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Israele ed Egitto siglano maxi-accordo sul gas: 130 miliardi di metri cubi entro il 2040

Una piattaforma petrolifera del giacimento israeliano di gas naturale Leviathan è vista dalla nave israeliana Azamut nel Mar Mediterraneo il 1° settembre 2021.
Una piattaforma petrolifera del giacimento israeliano di gas naturale Leviathan è vista dalla nave israeliana Azamut nel Mar Mediterraneo il 1° settembre 2021. Diritti d'autore  Ariel Schalit/ AP.
Diritti d'autore Ariel Schalit/ AP.
Di يورونيوز
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NewMed annuncia un nuovo accordo storico: Israele fornirà all’Egitto 130 miliardi di metri cubi di gas naturale fino al 2040, triplicando le esportazioni e rafforzando il ruolo del giacimento Leviathan

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Israele ed Egitto hanno firmato un nuovo accordo storico nel settore energetico, descritto da NewMed Energy – partner del giacimento Leviathan – come il più grande mai concluso dallo Stato ebraico. L’intesa, dal valore massimo di 35 miliardi di dollari, prevede che l’Egitto acquisti 130 miliardi di metri cubi di gas naturale israeliano entro il 2040, triplicando le esportazioni di Israele entro il 2028.

Il nuovo contratto è un aggiornamento dell’accordo siglato nel 2019 tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, che allora prevedeva l’esportazione di circa 60 miliardi di metri cubi.

Fornitura stabile e mercati globali

Secondo quanto annunciato, il gas israeliano sarà utilizzato dall’Egitto per alimentare le proprie centrali elettriche e per sostenere la crescita del settore del gas naturale liquefatto (Gnl), con l’obiettivo di rifornire i mercati asiatici ed europei.

NewMed ha confermato che l’accordo sarà implementato in più fasi:

  • a partire dalla prima metà del 2026, attraverso la società Blue Ocean Energy, l’Egitto acquisterà 20 miliardi di metri cubi;

  • i restanti 110 miliardi di metri cubi verranno forniti una volta completata l’espansione della capacità produttiva del giacimento Leviathan.

L’intesa consentirà di aumentare la produzione annua del giacimento da 21 a 23 miliardi di metri cubi, consolidando Leviathan come una delle principali fonti energetiche della regione.

Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al Palazzo federale del Cairo, domenica 15 ottobre
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi al Palazzo federale del Cairo, domenica 15 ottobre AP Photo/Jacquelyn Martin, Pool

Impatto sull’economia israeliana

Secondo i piani annunciati, entro il 2035 Israele esporterà il 60 per cento del gas estratto da Leviathan, mentre il restante 40 per cento sarà destinato al mercato interno per alimentare nuove centrali elettriche.

Nel 2024, il giacimento ha prodotto circa 11 miliardi di metri cubi di gas, metà dei quali esportati in Egitto, mentre la parte restante è stata destinata alla Giordania e al fabbisogno nazionale.

Guardando al lungo periodo, NewMed ha sottolineato che, a partire dagli anni ’40, Leviathan diventerà la principale fonte di gas per Israele, garantendo la maggior parte della domanda interna fino al termine della vita utile del giacimento.

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