I due leader si sono accordati sui dettagli dell'attuazione dei termini commerciali resi noti il mese scorso, tra cui la riduzione delle tariffe sulle principali esportazioni britanniche e l'apertura del Regno Unito alle importazioni statunitensi.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno dichiarato lunedì di aver firmato un accordo commerciale che ridurrà le tariffe sulle importazioni dell'industria automobilistica e aerospaziale del Regno Unito, ma stanno ancora discutendo su come gestire la produzione di acciaio.
"Abbiamo appena firmato ed è fatta", ha detto Trump parlando con i giornalisti al vertice del Gruppo dei Sette (G7) nelle Montagne Rocciose canadesi, mentre il Presidente degli Stati Uniti brandiva le pagine di quello che, a suo dire, era un accordo atteso da tempo.
Tuttavia, l'incontro è stato segnato da una "gaffe", Trump ha lasciato cadere i documenti e ha detto in un primo momento che la sua amministrazione aveva raggiunto un accordo con l'Unione Europea, mentre intendeva il Regno Unito.
Il presidente ha detto che il patto è "un accordo equo per entrambi" e che "produrrà molti posti di lavoro, molti redditi".
Il primo ministro britannico, Keir Starmer, ha dichiarato che si tratta di "un giorno molto positivo per entrambi i Paesi, un vero segno di forza".
Il raggiungimento di questo accordo è un passo significativo, dal momento che Trump ha minacciato gran parte del mondo con forti dazi sulle importazioni che hanno sconvolto i mercati e sollevato la possibilità di una guerra commerciale globale.
Dal suo insediamento Il presidente Usa ha fatto marcia indietro su molte delle sue imposizioni e proposte, ma ha anche continuato a suggerire che i funzionari dell'amministrazione stavano negoziando attivamente nuovi patti commerciali con decine di Paesi, anche se pochi di essi non si sono ancora concretizzati.
Trump ha detto che "il Regno Unito è molto ben protetto" dalle tariffe. "Sapete perché? Perché mi piacciono".
Cosa prevede l'accordo
La firma dell'accordo al G7 ha seguito l'annuncio di Trump e Starmer , lo scorso maggio, quando avevano raggiunto un quadro per un patto commerciale che avrebbe ridotto le tasse d'importazione statunitensi sulle auto, l'acciaio e l'alluminio britannici in cambio di un maggiore accesso al mercato britannico per i prodotti statunitensi, tra cui la carne bovina e l'etanolo.
Ma l'accordo di lunedì riguarda solo le automobili e i materiali aerospaziali britannici, mentre per l'acciaio si dovrà lavorare ancora.
Il governo britannico ha dichiarato che il nuovo accordo elimina le tariffe statunitensi sui prodotti aerospaziali del Regno Unito, esentando la Gran Bretagna da un'imposta del 10% che la Casa Bianca di Trump ha cercato di imporre a tutti gli altri Paesi - una spinta per le aziende britanniche, tra cui il produttore di motori Rolls-Royce.
Inoltre, l'imposta sulle auto britanniche è fissata al 10% dalla fine del mese, rispetto all'attuale 27,5%, fino a una quota di 100.000 veicoli all'anno.
Il Segretario per il Commercio e gli Affari del Regno Unito Jonathan Reynolds ha dichiarato che l'accordo protegge "i posti di lavoro e i mezzi di sussistenza in alcuni dei nostri settori più vitali".
Mike Hawes, amministratore delegato della Society of Motor Manufacturers and Traders britannica, ha dichiarato che si tratta di "un'ottima notizia per l'industria automobilistica del Regno Unito".
Acciaio e prodotti farmaceutici sono ancora sul tavolo
Non è stato raggiunto un accordo definitivo per azzerare l'imposta sull'acciaio britannico, come inizialmente previsto, un settore considerato vitale per preservare l'industria siderurgica del Regno Unito, che si trova in difficoltà. La produzione britannica di acciaio è diminuita dell'80% dalla fine degli anni Sessanta a causa dei costi elevati e della rapida crescita della produzione cinese, più economica.
Dopo il colloquio tra i due leader, la Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione che cerca di fare chiarezza, affermando che per quanto riguarda l'acciaio e l'alluminio, il Segretario al Commercio Howard Lutnick "determinerà una quota di prodotti che possono entrare negli Stati Uniti senza essere soggetti" alle precedenti tariffe imposte dall'amministrazione Trump.
Il governo britannico ha dichiarato lunedì che il piano prevedeva ancora "tariffe dello 0% sui prodotti siderurgici principali, come concordato".
L'ordine esecutivo di Trump che autorizzava l'accordo conteneva diversi riferimenti alla sicurezza delle catene di approvvigionamento, riflettendo le preoccupazioni dell'amministrazione statunitense nei confronti della Cina. Il Regno Unito si è "impegnato a lavorare per soddisfare i requisiti americani sulla sicurezza delle catene di approvvigionamento di prodotti in acciaio e alluminio destinati all'esportazione negli Stati Uniti".
Non è stato raggiunto un accordo definitivo nemmeno sui prodotti farmaceutici, sui quali "si continuerà a lavorare", ha dichiarato il Regno Unito.
L'accordo firmato lunedì conferma anche che gli allevatori americani possono esportare ogni anno 13.000 tonnellate metriche di carne bovina nel Regno Unito e viceversa, anche se rimane in vigore il divieto britannico sulla carne bovina trattata con ormoni.