Dopo le dimissioni di Tavares il vice primo ministro italiano e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha criticato la famiglia Agnelli per i problemi della casa automobilistica Stellantis. John Elkann ha invitato i collaboratori a rimanere uniti in questo momento duro
Martedì il vice primo ministro italiano Matteo Salvini ha dichiarato che la famiglia Agnelli dovrebbe essere ritenuta responsabile dei problemi di Stellantis tanto quanto l'ormai ex amministratore delegato della società automobilistica Carlos Tavares. Quest'ultimo si è dimesso domenica dopo che Stellantis ha continuato a registrare vendite deludenti e l'annuncio della chiusura dello stabilimento Vauxhall nel Regno Unito.
La famiglia Agnelli è il maggiore azionista di Stellantis e attualmente possiede circa il 14,2 per cento della casa automobilistica. La partecipazione è detenuta attraverso la società Exor della famiglia che ha fondato la Fiat.
L'incontro con i sindacati
I sindacati metalmeccanici incontreranno il 12 dicembre a Torino il responsabile Europa di Stellatis Jean-Philippe Imparato, che guiderà la delegazione aziendale il 17 dicembre al tavolo con il Mimit.
Lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco è il cuore di una crisi che rischia di avere pesanti ripercussioni sui lavoratori. Il mancato rinnovo del contratto per 90 lavoratori della Trasnova, azienda di logistica che opera all’interno del sito produttivo, ha scatenato proteste e blocchi.
La mobilitazione ha portato all’attenzione nazionale il problema della precarietà occupazionale e ha messo sotto pressione la dirigenza Stellantis, guidata da John Elkann, affinché trovi una soluzione concreta per evitare questi licenziamenti.
Elkann visita sede Maserati a Modena: "Serve rimanere uniti", Urso convoca il tavolo il 17 dicembre
In visita alla sede di Maserati a Modena, l'erede della famiglia Agnelli John Elkann ha dichiarato che l'industria "sta attraversando momenti duri". "Insieme, abbiamo affrontato numerose sfide in passato e le abbiamo già trasformate in opportunità a vantaggio di tutti coloro che lavorano con noi, sia internamente sia esternamente: colleghi, concessionari, clienti e fornitori, oltre alle istituzioni. Credo fermamente che in questi frangenti sia necessario rimanere uniti e, per questo motivo, ho deciso di essere accanto alle nostre persone e di recarmi oggi presso la storica sede di Maserati a Modena, ha affermato Elkann ringraziando le colleghe e i colleghi dello stabilimento.
Il ministro delle Imprese e Made in Italy Adolfo Urso ha dichiarato che "Stellantis si è detta disponibile ad attivare immediatamente una discussione con la direzione di Trasnova al fine di capire come supportare l'azienda in questa fase di transizione".
Urso ha poi annunciato di aver convocato il tavolo per Trasnova il prossimo 17 dicembre. "Nel contempo abbiamo deciso di convocare il tavolo per questo caso importante di crisi per il prossimo 17 dicembre per assicurarci che davvero che Stellantis si faccia davvero carico di garantire la fase di transizione anche per le commesse e quindi per i lavoratori di Trasnova", ha detto il ministro.
Le accuse di Salvini agli Agnelli
Secondo quanto riportato dal Telegraph, Salvini ha affermato che i problemi dell'azienda automobilistica sono stati causati più dalla sua proprietà che dalle decisioni prese da Tavares durante il suo mandato di amministratore delegato.
Ciò è dovuto principalmente al fatto che Stellantis è dipesa in modo significativo dagli aiuti dello Stato italiano per diversi anni, mentre allo stesso tempo ha pianificato di spostare gli impianti di produzione all'estero, dove i costi erano più bassi.
Quest'anno Stellantis ha già interrotto più volte la produzione in alcuni stabilimenti italiani, anche se ha promesso di non effettuare licenziamenti di massa o chiudere le fabbriche italiane. A fine novembre Reuters ha riferito che l'azienda avrebbe sospeso la produzione anche nello stabilimento di Termoli, tra il 16 dicembre e il 22 dicembre, periodo in cui si prevede che i lavoratori saranno licenziati.
L'azienda automobilistica è stata lanciata nel 2021, a seguito della fusione tra la francese PSA e l'italiana Fiat Chrysler. L'azienda è ora proprietaria di marchi come Dodge, Vauxhall, Citroën, Ram, Peugeot e Maserati, tra gli altri.
Euronews ha contattato Stellantis per un commento.
Stellantis, ormai "più francese che italiana"
Salvini ha anche sottolineato che Stellantis non sia più italiana, nonostante abbia ricevuto miliardi di fondi italiani negli ultimi anni.
Anche la premier Giorgia Meloni ha osservato che Stellantis sia più francese che italiana. Ha anche affermato che le azioni di John Elkann si sono allontanate dall'interesse nazionale italiano. Meloni ha dichiarato che si concentrerà sulla protezione dei dipendenti di Stellantis dai licenziamenti.
Anche Salvini ha criticato Elkann per essersi rifiutato di parlare al Parlamento italiano, soprattutto in considerazione dell'elevato investimento del Paese nell'azienda. Il vicepremier ha anche attaccato Carlos Tavares, l'ex amministratore delegato di Stellantis, per quella che ha definito una gestione sbagliata dell'azienda.
Perché Carlos Tavares si è dimesso da Stellantis
Uno dei motivi principali delle dimissioni a sorpresa di Carlos Tavares, domenica sera, è stato il continuo indebolimento delle vendite dell'azienda, alle prese con il calo della domanda, soprattutto in Nord America.
Stellantis ha anche rivelato che una divergenza di vedute con il consiglio di amministrazione ha contribuito alle dimissioni di Tavares. A ciò si sono aggiunti i licenziamenti in diversi stabilimenti statunitensi, tra cui Detroit, Toledo e Sterling Heights, e l'aumento delle scorte.
L'azienda non ha ancora rivelato chi prenderà il posto di Tavares, mentre John Elkann è stato nominato ceo ad interim.
Secondo alcune indiscrezioni Stellantis avrebbe puntato sul direttore finanziario cfo uscente di Apple, Luca Maestri, come nuovo ceo, l'azienda ha però smentito le affermazioni.