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Mercati volatili per le incertezze sull'esito delle elezioni americane

Immagini della biblioteca di una coppia di trader al lavoro sul pavimento della Borsa di New York
Immagini della biblioteca di una coppia di trader al lavoro sul pavimento della Borsa di New York Diritti d'autore  Richard Drew/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Richard Drew/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Tina Teng
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Il sentiment dei mercati si è deteriorato a causa delle incertezze legate alle elezioni statunitensi della prossima settimana. Il dollaro si è indebolito in vista dell'imminente rapporto sui salari non agricoli

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I mercati globali hanno incrementato le perdite della settimana, con le incertezze legate alle imminenti elezioni presidenziali statunitensi. I principali benchmark di Stati Uniti ed Europa sembrano destinati a chiudere in ribasso, influenzati dalla competizione serrata tra Trump e Harris.

Michael McCarthy, Market Strategist e Chief Commercial Officer di Moomoo Australia, ha commentato: "Il risultato delle elezioni statunitensi che i mercati globali temono di più è una situazione di stallo, senza un chiaro vincitore", aggiungendo: "Un risultato del genere farebbe quasi certamente deragliare il mercato toro di oltre quattro anni delle azioni statunitensi, trascinando al ribasso anche le azioni globali".

Nel frattempo, il dollaro si è ammorbidito in vista dei dati sui salari non agricoli di oggi, a causa delle aspettative di un raffreddamento del mercato del lavoro. I beni rifugio, come l'oro, l'argento e le criptovalute, si sono ritirati dai massimi settimanali di giovedì, suggerendo che gli investitori si stiano riposizionando in vista di un periodo potenzialmente volatile.

I rendimenti dei titoli di Stato hanno continuato a salire a causa delle preoccupazioni sull'inflazione, ulteriormente alimentate dal "Trump Trade". Il greggio è rimbalzato dopo i ribassi di lunedì, mentre gli operatori hanno rivalutato le tensioni in Medio Oriente e i dati economici cinesi.

Europa, inflazione di fondo in crescita

L'inflazione complessiva dell'Eurozona è salita al 2% in ottobre dall'1,7% del mese precedente, secondo la stima flash di Eurostat. L'inflazione di fondo è rimasta stabile al 2,7% su base annua, superando anche le aspettative. Questi dati potrebbero indurre la Banca Centrale Europea ad adottare un approccio più cauto ai tagli dei tassi, sostenendo l'euro, che ha raggiunto un massimo di quasi due settimane rispetto al dollaro Usa.

I benchmark azionari europei hanno tutti registrato ribassi questa settimana. L'Euro Stoxx 600 è sceso del 2,61%, il DAX tedesco è sceso dell'1,98%, il CAC 40 francese ha perso l'1,96% e il FTSE 100 britannico è scivolato dell'1,68% negli ultimi cinque giorni di negoziazione.

A livello settoriale, tutte le categorie hanno registrato perdite settimanali a causa del sentimento di rischio, con il settore tecnologico come maggiore ritardatario. Le azioni ASML sono scese del 6,64%, mentre SAP ha ceduto l'1,76%. Questi cali hanno rispecchiato la flessione di Wall Street, in quanto la performance delle principali società tecnologiche statunitensi ha pesato sui titoli in crescita a livello globale.

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