Alle polemiche per l'utilizzo di contenuti senza corrispettivo segue la decisione di Fb di investire 1 miliardo in tre anni per contenuti editoriali
A metà del guado si incontrano i colossi tech e gli editori. Dopo le polemiche sull'utilizzo di contenuti senza un corrispettivo da parte dei social network, Facebook si è impegnata a investire almeno un miliardo di dollari, nei prossimi tre anni, nell'industria dell'informazione. A dirlo è il vicepresidente per gli affari globali della società di Zuckerberg, Nick Clegg.
Clegg dice in un post che il social network è più che disposto a collaborare con gli editori: "Riconosciamo pienamente che il giornalismo di qualità è il cuore di come funzionano le società aperte - scrive Clegg - informare e dare potere ai cittadini e controllare i potenti".
Secondo Gerard Goggin, docente di comunicazione alla Nanyang Technological University di Singapore, "questo aiuta un po': aiuta a dare un po' più di equilibrio nelle relazioni tra le big tech, le piattaforme digitali in particolare, e le organizzazioni che stanno ospitando il tipo di giornalismo che vediamo adesso e che potrebbero avere valore in futuro". E aggiunge: "Non traccerei linee troppo stringenti, ma penso che questa sia un tipo di misura utile a dare un po' più di sicurezza ai modelli di business che sostengono il giornalismo. "
L'impegno del social network arriva dopo che il governo australiano ha approvato la nuova legge che prevede una contrattazione obbligatoria tra editori e piattaforme digitali, ma che raccoglie anche spunti suggeriti da Facebook in fase di negoziato.