Il piano di ristrutturazione di Lufthansa per ripagare 9 miliardi di euro di aiuti pubblici è vasto dovrebbe compensare solo parzialmente il calo delle entrate.
Quasi 700 dei 763 velivoli del gruppo erano a terra in questi mesi di lockdown, secondo la compagnia anche nel 2021 e 2022 non ne voleranno ancora 300.
Vendita degli asset non essenziali, riduzione della flotta di 100 aeromobili (su 763), chiusura della controllata Germanwings. Il piano di ristrutturazione di Lufthansa per ripagare 9 miliardi di euro di aiuti pubblici è vasto dovrebbe compensare solo parzialmente il calo delle entrate.
Trimestre nero
Il vettore tedesco ha registrato una perdita di 2,1 miliardi di euro nel primo trimestre, solo pochi giorni dopo essersi assicurato il salvataggio. Un aiuto che costerà la cessione di alcuni dei suoi preziosi slot ai rivali.
Sul dato del trimestre, che si confronta con un rosso di 342 milioni del primo trimestre 2019, hanno pesato svalutazioni da 266 milioni sulla flotta, nonché svalutazioni sul valore contabile delle attività di ristorazione LSG North America per 100 milioni e su Eurowings da 57 milioni.
Confronto con i sindacati
Il gruppo, di cui fanno parte Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines, ha avviato colloqui con i sindacati per parlare di tagli al personale.
Brussels Airlines ridurrà la sua flotta del 30% e il suo personale del 25%, mentre i costi della flotta e del personale di Austrian Airlines saranno ridotti del 20%.
Obiettivo minimo
Il numero di passeggeri di Lufthansa nel mese di aprile è sceso del 98% anno su anno. L'obiettivo della compagnia è di raggiungere il 40% del traffico previsto prima della pandemia nel mese di settembre. Entro settembre, vuole servire il 90% delle destinazioni abituali a corto raggio e il 70% di quelle a lungo raggio. Tuttavia, Lufthansa prevede di mantenere a terra 300 dei suoi aeromobili nel 2021 e 200 nel 2022, segno che prevede una lenta ripresa della domanda.