Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Huawei non teme Washington

Huawei non teme Washington
Diritti d'autore  REUTERS/Dado Ruvic/Illustration/
Diritti d'autore REUTERS/Dado Ruvic/Illustration/
Di Salvatore Falco
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto: Copy to clipboard Copied

Huawei non teme Washington. Il colosso assicura che i dispositivi continueranno a essere aggiornati dopo il bando di Google. Xi Jinping avverte gli Usa: "Cina pronta a una nuova Lunga Marcia".

PUBBLICITÀ

Huawei mostra ottimismo nella ricerca di una soluzione della crisi del bando di Google. Dopo la schiarita arrivata con la proroga di 90 giorni del divieto di acquistare componenti da società statunitensi.

Il colosso delle telecomunicazioni assicura i suoi clienti che i dispositivi continueranno a essere aggiornati.

Huawei ridimensiona anche le voci sullo sviluppo di un proprio sistema operativo per sostituire Android.

"La sfida dell'attuale amministrazione statunitense, che esercita pressioni sul nostro governo e sui nostri clienti, anche in Europa, è senza precedenti - dice Abraham Liu, vice Presidente Huawei per la Cina - Ma credo fermamente che i nostri azionisti e i nostri clienti in Europa, prenderanno decisioni indipendenti ed esprimeranno il loro giudizio di valore".

L'azienda confida che il mercato allevi la fobia di Washington. E mentre il Dipartimento per la sicurezza statunitense lancia un nuovo allarme contro i droni prodotti in Cina, il Presidente Xi Jinping avverte: "La Cina è pronta ad intraprendere una nuova Lunga Marcia".

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Trump cerca di arginare dolo dei dazi: 16 mld di dollari agli allevatori e ai coltivatori

Mediobanca, le adesioni all'Opas di Montepaschi superano la soglia minima

La Siria riprende le esportazioni di petrolio: 600mila barili di greggio verso mercati esteri dopo la revoca delle sanzioni