Davos: il caso del Portogallo, intervista al ministro dell'Economia

Davos: il caso del Portogallo, intervista al ministro dell'Economia
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Ai microfoni di Euronews Manuel Caldeira Cabral che spiega come il cambio di politica nel paese ha aiutato la ripresa economica

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Sasha Vakulina di Euronews ha intervistato il ministro dell’Economia del Portogallo a Davos circa lo stato attuale dell’economia del paese chiedendogli come ha fatto ad accelerare la ripresa dopo la crisi dell’Eurozona e se è il caso di essere preoccupati per il fatto che qualcosa potrebbe andare storto.

Manuel Caldeira Cabral, ministro dell’Economia del Portogallo:

Penso che il segreto stia nel fatto che si è passati da un politica dell’austerità ad un politica più moderata. Una politica responsabile per quanto riguarda la riduzione del debito pubblico ma che dà spazio alla crescita. In questo modo creiamo fiducia tra la gente e anche una maggiore fiducia per gli investitori.

Credo anche che la crescita che sta prendendo forma in Portogallo non riguarda solo la società che ne sta godendo, ma anche quella delle persone che hanno meno possibilità, che stanno migliorando la loro condizione. Lo scorso anno abbiamo registrato una diminuzione del livello di povertà e stiamo avendo un’importante crescita del numero degli occupati.

Se l’Europa guarda al futuro e pensa alla Brexit, ai problemi e alle questioni finanziarie non arriverà a mobilitare i giovani e i cittadini in generale. Ma se nel guardare al futuro si riafferma come regione a livello globale aperta al commercio, impegnata in termini di innovazione e di crescita, credo che possa diventare un progetto in grado di attirare molte persone intorno ad esso. Potrebbe anche costruire dei ponti verso l’America del Sud, ma anche verso altre parti del mondo

Ma che cosa potrebbe andare storto nell’economia mondiale e che cosa potrebbe scatenare la prossima crisi?, Sasha Vakulina ne ha parlato con Kenneth Rogoff dell’università di Harvard:

Certamente i prezzi dei titoli sono molto alti e i tassi d’interesse bassi e quindi per quanto mi riguarda, se mi viene chiesto che cosa potrebbe fare andare le male le cose, potrebbe essere un aumento repentino dei tassi di interesse a livello globale, in un modo inaspettato per i mercati

Questo potrebbe accadere con una crisi in Cina ad esempio che potrebbe interrompere il flusso del denaro verso l’esterno. La stessa cosa potrebbe verificarsi in alcuni paesi europei. La Francia va meglio, la Germania non ha problemi, gli Stati Uniti hanno iniziato a migliorare, ma in altri casi non succede lo stesso. Forse sia l’economia dell’Italia che del Giappone cresceranno ma non abbastanza per pagare i debiti, mentre i tassi d’interesse aumentano. Ci sono alcuni mercati emergenti che vanno meglio anche la Russia e il Brasile hanno storie di successo quest’anno, ma se i tassi d’interesse salgono sarà dura.

La Brexit non è positiva per nessuno dei due lati. L’incertezza e il quadro generale non aiutano. La cosa migliore sarebbe di avere qualche cambiamento il prima possibile.Dall’altro lato gli europei devono negoziare in modo aggressivo perchè forse qualcun altro potrebbe decidere di fare la stessa cosa. Quindi credo che la Brexit sarà negativa per il Regno Unito ma penso che sarà lo stesso per l’Europa. E credo che gli europei dovrebbero non solo pensare a punire il Regno Unito, ma piuttosto a far crescere l’economia cercando di essere generosi nella trattativa con la Gran Bretagna e cercare di rinviare i problemi ad un altro momento nel futuro.

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