Secondo i media statunitensi, l'amministrazione Trump ha dato istruzioni all'Immigration and Customs Enforcement (ICE) di prendere di mira gli immigrati somali privi di documenti nell'area di Minneapolis-Saint Paul, in Minnesota
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato martedì di non volere migranti somali nel Paese, affermando che i residenti della nazione dell'Africa orientale sono poco utili agli Stati Uniti.
"Non è politicamente corretto? Non mi interessa, non voglio somali nel nostro Paese"
"Non li voglio nel nostro Paese. Sarò onesto con voi. Ok, qualcuno dirà che non è politicamente corretto. Non mi interessa. Non li voglio nel nostro Paese", ha affermato il capo di Stato di Washington durante una riunione di gabinetto, martedì 2 dicembre.
Secondo i media statunitensi, l'amministrazione Trump ha dato istruzioni all'Ufficio immigrazione e dogane (ICE) di prendere di mira gli immigrati somali privi di documenti nell'Area metropolitana di Minneapolis-Saint Paul, nel Minnesota, dove vive una delle più grandi comunità di cittadini provenienti dalla nazione africana. Secondo la CBS, si prevede che centinaia di persone saranno prese di mira quando l'operazione inizierà, questa settimana.
I commenti denigratori di Trump sono arrivati pochi giorni dopo che la sua amministrazione aveva annunciato di voler sospendere tutte le decisioni in materia di asilo in seguito alla sparatoria che ha coinvolto due soldati della Guardia Nazionale a Washington.
Il sospettato dell'incidente della scorsa settimana è originario dell'Afghanistan, ma il presidente degli Stati Uniti ha approfittato del momento per sollevare questioni sui migranti provenienti da altre nazioni, tra cui appunto la Somalia.
"Non contribuiscono a nulla. Non li voglio nel nostro Paese", ha dichiarato Trump ai giornalisti al termine della lunga riunione di Gabinetto. E ha aggiunto: "Il loro Paese non va bene per un motivo: è marcio. E non li vogliamo nel nostro Paese".
Ha esortato i somali a "tornare da dove sono venuti e a sistemare le cose", prima di criticare la parlamentare Ilhan Omar, democratica del Minnesota emigrata dalla Somalia nel 1995 da bambina.
L'attacco di Trump alla parlamentare democratica Ilhan Omar
Per anni Trump ha preso di mira Omar. Tuttavia, la scorsa settimana ha aumentato la frequenza dei suoi attacchi contro i somali sui social media, dopo che Christopher Rufo, un attivista conservatore, ha pubblicato su una rivista delle accuse infondate, citando fonti anonime, secondo le quali il denaro rubato dai programmi del Minnesota sarebbe andato ad al-Shabab, gruppo militante legato ad al-Qaeda che controlla alcune zone della Somalia.
La scorsa settimana, in un post, Trump ha giurato di voler rispedire i somali "da dove sono venuti" e ha affermato che il Minnesota, dove vive la più grande comunità somala degli Stati Uniti, è "un centro di attività di riciclaggio di denaro sporco".
In particolare ha promesso di porre fine alle protezioni legali temporanee per i somali che vivono in Minnesota, una decisione che sta scatenando il panico in una comunità ormai profondamente radicata nello Stato americano. Ma sorgono anche dubbi sul fatto che la Casa Bianca possa attribuirsi l'autorità legale per emanare una direttiva di questo genere.
La replica di Omar: "L'ossessione di Trump per me è inquietante"
Martedì Omar ha risposto a Trump sui social media, dicendo: "La sua ossessione per me è inquietante. Spero che riceva l'aiuto di cui ha disperatamente bisogno".
Il sindaco di Minneapolis Jacob Frey ha definito il messaggio di Trump "sbagliato" e ha detto che gli immigrati somali hanno contribuito a migliorare la sua comunità.
La decisione di Trump di porre fine alle protezioni legali temporanee per i somali che vivono in Minnesota ha ricevuto un'immediata reazione da parte di alcuni esperti di migrazioni, che hanno definito il suo annuncio come un tentativo legalmente dubbio di adombrare sospetti verso la comunità somala del Minnesota.
La scelta riguarderebbe in realtà solo una minima parte delle decine di migliaia di somali che vivono nel Minnesota. Secondo un rapporto elaborato in agosto per il Congresso, il numero di somali coperti dallo status di protezione temporanea a livello nazionale è infatti di appena 705. I somali sono arrivati spesso come rifugiati, fin dagli anni Novanta. Ma Trump non ha fatto distinzioni in questo senso.