La premier Giorgia Meloni ha preso parte al 46esimo Consiglio di cooperazione del Golfo. Invitata personalmente dal re Al Khalifa, è l'unica leader europea ad accedere al summit di quest'anno. Durante la visita, Meloni ha presieduto la firma di due accordi commerciali tra Italia e Bahrein
Nella seconda giornata della sua visita in Bahrein, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato il re Hamad bin Isa Al-Khalifa e ha presieduto la firma di nuovi accordi industriali Italia-Bahrein, prima di partecipare al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo, incentrato su questioni di sicurezza regionale, difesa congiunta ed economia.
La presenza di Meloni a Manama, invitata personalmente dal sovrano al vertice annuale, rappresenta un'eccezione e assume un particolare peso diplomatico. Di norma, non è prevista la partecipazione di leader esterni e la premier è la sesta a ricevere un invito nella storia del summit.
Palazzo Chigi ha riferito che il colloquio con Al-Khalifa ha confermato la volontà, da entrambe le parti, di approfondire il percorso di collaborazione economica avviato nell’ultimo anno, in particolare dopo la firma del Partenariato strategico sugli Investimenti lo scorso settembre, e già rafforzato da numerosi contatti tra i vertici dei due Paesi.
Nel corso dell’incontro i due leader hanno anche discusso delle principali questioni internazionali, tra cui la guerra in Ucraina e la situazione in Medio Oriente.
Gli accordi commerciali firmati dall'Italia in Bahrein
Concluso il colloquio con il sovrano, Meloni ha raggiunto il Sakhir Palace. Ad accoglierla, il ministro bahreinita per lo Sviluppo sostenibile Noor Al Khulaif e il principe ereditario e primo ministro, Salman bin Hamad Al-Khalifa.
Nel palazzo reale si è svolta la cerimonia di scambio degli accordi economici bilaterali, durante la quale sono stati firmati due memorandum di intesa con il cantiere navale governativo del Bahrein Asry.
Il primo protocollo con Fincantieri apre la strada a una collaborazione sulla progettazione e produzione di unità militari destinate sia al mercato interno che all'esportazione, in quest'ultimo caso in collaborazione con la Joint venture Maestral con gli Emirati Arabi Uniti.
Il secondo memorandum con Roboze, azienda pugliese specializzata nella manifattura additiva, avvia il percorso verso la creazione in Bahrein di una smart factory, che consentirebbe ad Asry di produrre internamente componenti tecnologici oggi acquistati all’estero, contribuendo alla modernizzazione industriale del Paese.
Meloni al vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo a Manama: focus sulla sicurezza
La premier ha poi raggiunto la sede del 46esimo vertice del Consiglio di cooperazione del Golfo, dove è stata accolta dal re e dal principe ereditario prima della seduta congiunta dei leader.
Tra i temi centrali del summit, il segretario generale Jassem Mohammed al Budaiwi ha anticipato la proposta di creare un sistema di difesa missilistico unificato ispirato all’Iron Dome israeliano, per proteggere infrastrutture critiche e impianti energetici dei sei Paesi (Qatar, Kuwait, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Oman e Bahrein), alla luce anche dei recenti attacchi che hanno coinvolto il Qatar. Se concretizzata, la proposta potrebbe espandere il mercato per l’industria della difesa.
Nel pomeriggio, la premier visiterà la cattedrale di Nostra Signora d’Arabia, accolto dal vicario apostolico mons. Aldo Berardi, prima di concludere la missione.