Il ministro degli Esteri thailandese Sihasak Phuangketkeow ha dichiarato a Euronews, a margine di un incontro sulla regione indo-pacifica a Bruxelles, che la presenza dell'Ue nella regione del Sud Pacifico contribuisce a bilanciare le forze tra Stati Uniti e Cina
Il ministro degli Esteri thailandese Sihasak Phuangketkeow ha dichiarato a Euronews, a margine del quarto Forum ministeriale Ue-Indo-Pacifico tenutosi a Bruxelles il 20 e 21 novembre, che una più profonda cooperazione tra l'Unione Europea e la regione Indo-Pacifica è essenziale, poiché la presenza dell'Ue porta un equilibrio di poteri tra gli Stati Uniti e la Cina.
Phuangketkeow ha sottolineato che le relazioni con l'Ue si sono rafforzate nell'ultimo anno, in particolare grazie ai negoziati in corso per un accordo di libero scambio (Fta) tra Thailandia e Ue.
I negoziati per l'accordo di libero scambio tra Thailandia e Ue
Il ministro thailandese ha osservato che i colloqui "hanno fatto buoni progressi", aggiungendo: "Speriamo di poterlo concludere entro il prossimo anno". Tuttavia, questioni fondamentali come l'accesso al mercato, gli appalti pubblici, la proprietà intellettuale e gli standard ambientali e sui diritti umani sono "ancora sul tavolo".
Phuangketkeow ha affermato che l'accordo di partenariato e cooperazione Ue-Thailandia, entrato in vigore lo scorso anno, "sta funzionando molto bene" e "il settore privato di molti Paesi dell'Ue è interessato alle opportunità". La posizione strategica della Thailandia nel Sud-est asiatico, ha aggiunto, la rende una "piattaforma" per gli investimenti nella regione.
Secondo Phuangketkeow, la Thailandia sta attualmente passando a un'economia più digitalizzata e più verde, settori in cui ritiene che "l'Ue abbia molto da offrire alla Thailandia e agli altri Paesi del".
Il ruolo dell'Ue nel Sud Pacifico
Alla domanda se l'Ue possa essere un partner affidabile per la Thailandia, in modo da fungere da contrappeso alla crescente influenza della Cina nel Sud-est asiatico, Phuangketkeow ha risposto che la Thailandia sostiene un mondo multipolare e cerca relazioni costruttive con tutte le principali potenze.
La Cina rimane il principale partner commerciale della Thailandia, mentre l'impegno degli Stati Unitiè considerato vitale per la sicurezza regionale. Tuttavia, il ministro ha anche espresso preoccupazione per il crescente ricorso di Washington alle tariffe doganali: "Anche noi siamo preoccupati, in questo momento, per le politiche tariffarie e protezionistiche degli Stati Uniti, e pensiamo che questo non aiuti il sistema commerciale multilaterale".
D'altra parte, ha accolto con favore un maggiore impegno dell'Ue, dal punto di vista economico, politico e della sicurezza, sostenendo che contribuisce a una dinamica di potere regionale più equilibrata.
I piani di politica estera della Thailandia
Infine, Phuangketkeow ha delineato le nuove priorità di politica estera della Thailandia, che riguardano principalmente la promozione della pace nella regione, la gestione della crisi in corso in Myanmar, la risoluzione delle tensioni con la vicina Cambogia, il rafforzamento della comunità Asean e la gestione delle sfide globali come il cambiamento climatico, il traffico di esseri umani e la sicurezza informatica.
Il Forum ha riunito circa 70 delegazioni delle istituzioni e degli Stati membri dell'Ue, nonché di Paesi e organizzazioni regionali della regione indo-pacifica. Gli undici Stati membri dell'Asean sono Myanmar, Thailandia, Laos, Vietnam, Filippine, Cambogia, Singapore, Indonesia, Malesia, Timor Est e Brunei.