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Mamdani vince a New York, la politica italiana divisa sull'elezione del sindaco socialdemocratico

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mamdani Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Giorgia Orlandi
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Zohran Mamdani, primo sindaco musulmano di New York, divide la politica italiana: il centrosinistra esulta parlando di svolta progressista e vittoria anti-Trump, mentre il centrodestra parla di “Resa culturale dell’Occidente”

Il trionfo dei democratici nella Grande Mela, con la vittoria dell’astro nascente Zohran Mamdani, primo sindaco musulmano di New York, ha fatto discutere anche al di là dell’Atlantico.

Il simbolo dell’anti-trumpismo ha scatenato le polemiche del centrodestra, mentre il centrosinistra, dal Pd ad Avs finoal M5s, ha accolto con entusiasmo il risultato. La politica italiana si è così divisa tra chi vede nell’elezione del nuovo sindaco un segnale di speranza e chi invece parla di “resa culturale dell’Occidente”.

La segretaria del Pd Elly Schlein l’ha definita una “splendida vittoria”. “Ha vinto con una campagna collettiva di centomila volontari contro i milionari che finanziavano i suoi avversari e una pesante campagna denigratoria guidata dallo stesso Trump. La sinistra torna a vincere con parole e programmi chiari: stipendi dignitosi, sanità davvero universale, diritto alla casa, trasporti e nidi gratis per chi non ce la fa”, ha aggiunto la leader dem.

“Oggi è un giorno buono”. “Zohran Mamdani è stato eletto sindaco di New York: il primo sindaco musulmano della Grande Mela, un socialista. L’anti-Trump per eccellenza, la speranza per un’America democratica”, ha scritto su Facebook Sandro Ruotolo, membro della segreteria nazionale del Pd ed europarlamentare.

Anpi: “Il tecnofascismo iperliberista di Trump si può vincere”

“La vittoria di Mamdani dimostra che il tecnofascismo iperliberista di Trump si può vincere”, ha commentato sui social il presidente nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo, aggiungendo che “Contro il ritorno autoritario non basta una politica moderata”.

“Certo, New York non è l’America profonda, ma non c’è dubbio che la vittoria di Mamdani, accompagnata da un’alta affluenza rispetto al trend americano, segni una svolta profonda nelle vicende politiche degli Stati Uniti”, ha poi osservato.

Il commento su X di Anpi

“New York si conferma la capitale del mondo libero e del progressismo: la vittoria di Zohran Mamdani è una bellissima notizia, perché arriva dal cuore degli Usa trumpiani, che con l’attuale amministrazione stanno subendo una torsione autoritaria, razzista e illiberale mai vista prima”, ha commentato invece il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

Patuanelli (M5s): “Ha rimesso al centro la politica degli ultimi”

“Mamdani ha una giusta idea della società e di cosa serve a New York, mettendo al centro il tema degli ultimi. È una politica che condividiamo in gran parte: serve tornare a una politica fiscale davvero progressiva”, ha dichiarato il capogruppo del M5s Stefano Patuanelli.

Su Facebook anche Nicola Fratoianni di Avs ha commentato: “Zohran Mamdani è il nuovo sindaco di New York: ha vinto perché ha proposto università e trasporti gratuiti, blocco degli affitti e aumento delle tasse per i miliardari. Ha messo al centro gli interessi e i diritti della maggioranza delle persone. È il nostro programma. La sua vittoria dimostra che si può fare, negli Usa come in Italia. Siamo in campo per questo”.

Salvini (Lega): “Nella città ferita dall’11 settembre un sindaco islamico”

“Hanno scelto un primo cittadino socialista, pro-pal, pro-gender, che ha dichiarato che serve togliere fondi alla polizia, che i miliardari non dovrebbero esistere, e nel 2021 aveva persino strizzato l’occhio all’abolizione della proprietà privata”, ha scritto sui social il leader della Lega Matteo Salvini.

Sulla stessa linea l’europarlamentare leghista Roberto Vannacci, che ha commentato: “Ventiquattro anni dopo l’11 settembre, New York ha un sindaco musulmano. Così l’Occidente celebra la propria resa culturale chiamandola progresso”.

Francesco Giubilei, presidente di Nazione Futura, ha aggiunto: “L’elezione di Mamdani a sindaco di New York è il declino dell’Occidente che odia se stesso. Un musulmano nella città colpita l’11 settembre dal terrorismo islamico, con politiche economiche comuniste, aumento delle tasse, occupazioni, tagli alla polizia, pro-gender. Un incubo”.

Ciriani (FdI): “New York non rappresenta l’America profonda”

“New York ha fatto una scelta di sinistra-sinistra. Ma New York non è gli Stati Uniti, non rappresenta l’America profonda. Non credo sia un campanello d’allarme per Trump”, ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento e figura di riferimento di Fratelli d’Italia. Ciriani ha poi fatto riferimento alle elezioni di Midterm del 2026, sottolineando che il presidente repubblicano “Resta molto forte nell’elettorato”.

Anche la vicepresidente del Senato di Forza Italia Licia Ronzulli, ospite a La7, ha commentato: “Zohran Mamdani non è il mio sindaco. Non avrei votato nessuno dei tre candidati a New York. Fa sorridere vedere come Schlein e la sinistra cerchino di appropriarsi di simboli che simboli non sono. New York non è l’America”.

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