Quasi 13mila controllori del traffico aereo sono senza retribuzione dal mese di ottobre e molti si sono messi in malattia. La sospensione delle attività federali diventa in queste ore la più lunga della storia Usa
I ritardi dei voli negli aeroporti statunitensi sono in aumento a causa dello shutdown del governo, che dura da più di un mese.
Quasi 13mila controllori del traffico aereo negli Stati Uniti stanno lavorando senza stipendio e non tutti sono disposti a farlo: molti si sono messi in malattia, rendendo sempre più difficile il rispetto degli orari. Anche il personale di terra è sotto organico.
"Quando si viene qui, ci si aspetta che tutto fili liscio. Siamo venuti prima per il check-in vista proprio la situazione", ha detto una passeggera all'aeroporto George Bush di Houston all'agenzia di stampa Associated Press, "ora passeremo cinque ore qui, sono un po' delusa".
Lo shutdown del governo è iniziato il 1° ottobre perché le repubblicani e democratici non sono riusciti a trovare un accordo sul bilancio. La sospensione delle attività federali sta per diventare la più lunga di sempre, superando quella di 34 giorni durante la prima presidenza di Donald Trump tra il 22 dicembre 2018 e il 25 gennaio 2019.
Secondo gli esperti, più durerà il blocco più si aggraverà il caos ci sarà negli aeroporti.
Il disaccordo al Congresso sulla nuova legge di bilancio ruota attorno al dibattito sulla politica sanitaria, in particolare sul finanziamento dell'Affordable Care Act, che fornisce a milioni di americani sussidi governativi per l'acquisto di un'assicurazione medica.
Il sistema è stato introdotto durante la presidenza di Barack Obama e da allora ha subito diverse modifiche. I senatori democratici hanno chiesto un'estensione dei crediti d'imposta per milioni di americani per comprare un'assicurazione come condizione per il loro sostegno. I repubblicani sostengono che la questione può essere affrontata in un secondo momento.