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Shutdown del governo statunitense: perché l'Europa dovrebbe preoccuparsi?

La Statua della Libertà nei pressi del Port Liberty Terminals di New York. (Foto AP/Frank Franklin II)
La Statua della Libertà nei pressi del Port Liberty Terminals di New York. (Foto AP/Frank Franklin II) Diritti d'autore  AP Photo
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Di Stefan Grobe
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Lo shutdown del governo americano potrebbe bloccare permessi, rallentare importazioni e generare effetti a catena sull’economia europea, con miliardi di euro di impatto sul Pil

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Non sono solo i turisti europei a trovarsi davanti a porte chiuse nei musei o ai cancelli dei parchi nazionali: anche le aziende europee potrebbero risentire degli effetti dello shutdown del governo americano.

Poiché gli Stati Uniti sono centrali per l’economia globale, il blocco delle operazioni federali può rallentare o sospendere servizi fondamentali, come la concessione di prestiti, permessi e autorizzazioni, creando difficoltà nelle attività commerciali transatlantiche.

Perché le aziende europee dovrebbero preoccuparsi

Lo shutdown blocca o riduce molte operazioni federali e interrompe il lavoro delle agenzie che supervisionano l’economia, rallentando l’attività commerciale. Quest’anno, l’economia statunitense affronta già una crescita più lenta, pressioni inflazionistiche persistenti e crescente incertezza finanziaria: la chiusura del governo rischia di innescare ulteriori effetti a catena.

Le imprese commerciali europee, già scosse da tensioni tariffarie, necessitano di mercati coerenti e prevedibili per pianificare la produzione, allocare risorse e soddisfare le richieste dei clienti. Anche un lieve rallentamento della domanda negli Stati Uniti può ridurre le esportazioni europee, intaccando crescita, ricavi e profitti.

Ritardi e complicazioni operative

Le importazioni europee verso gli Stati Uniti potrebbero subire ritardi nei porti e nelle dogane, dove il personale governativo è assente. Ciò può allungare i tempi di arrivo delle merci, sconvolgere i programmi di consegna e generare costi imprevisti per spedizioni accelerate o penali.

Container di spedizione nel porto di New York e New Jersey. (Foto AP/Matt Rourke)
Container di spedizione nel porto di New York e New Jersey. (Foto AP/Matt Rourke) AP Photo

A rischio ci sono anche le autorizzazioni all’esportazione, necessarie per condurre operazioni commerciali: "Le aziende saranno congelate, non potranno ottenere permessi o licenze, e non potranno vendere debiti aziendali negli Stati Uniti", ha spiegato a Euronews un avvocato esperto di accordi transatlantici.

"Uno shutdown manda a casa chi applica i regolamenti, ma i regolamenti rimangono e devono essere rispettati".

Settori e mercati più colpiti

I comparti più esposti includono macchinari, componenti automobilistici e prodotti chimici. L’incertezza normativa e i rallentamenti commerciali possono influire sui mercati azionari e aumentare i tassi d’interesse sui titoli di Stato americani, con effetti globali e sul costo del credito in Europa.

Inoltre, uno shutdown prolungato può compromettere il finanziamento del sostegno statunitense a paesi partner, aumentando i rischi geopolitici e deprimendo investimenti e domanda. Gli economisti stimano che due settimane di chiusura del governo ridurrebbero il Pil dell’Ue di 4 miliardi di euro, mentre otto settimane porterebbero a 16 miliardi.

La durata dello stallo dipende dalle decisioni dei politici a Washington, e la posta in gioco è la reputazione degli Stati Uniti come ancora di stabilità economica globale.

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