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Madagascar, unità speciale dell’esercito sfida il presidente: tentativo di golpe in corso

La polizia pattuglia le strade durante una protesta che chiede le dimissioni del presidente ad Antananarivo, Madagascar, giovedì 9 ottobre 2025. (Foto AP/Alexander Joe)
La polizia pattuglia le strade durante una protesta che chiede le dimissioni del presidente ad Antananarivo, Madagascar, giovedì 9 ottobre 2025. (Foto AP/Alexander Joe) Diritti d'autore  AP Photo
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Di Jeremiah Fisayo-Bambi Agenzie: AP
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Un’unità speciale dell’esercito malgascio ha rivendicato il controllo delle forze armate e chiesto le dimissioni del presidente Andry Rajoelina. Situazione tesa dopo settimane di proteste e scontri nelle principali città del Paese

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Andry Rajoelina, presidente del Madagascar, ha dichiarato domenica che nel Paese è in corso un tentativo di colpo di Stato. L’annuncio è arrivato dopo che un’unità d’élite dell’esercito, nota come Capsat, ha affermato di aver assunto il controllo delle forze armate e ha chiesto le dimissioni del capo dello Stato.

“È stato avviato un tentativo di prendere il potere illegalmente e con la forza”, si legge in una nota diffusa dall’ufficio presidenziale. Il governo ha invitato la popolazione e le istituzioni “a difendere l’ordine costituzionale e la sovranità nazionale”.

Proteste e tensioni

Il tentativo di golpe arriva dopo tre settimane di proteste giovanili di massa, iniziate il 25 settembre e già costate almeno 22 morti. Le manifestazioni sono state tra le più partecipate degli ultimi anni, con cortei e barricate in diverse città del Paese.

Sabato, il comandante dell’unità Capsat, il colonnello Michael Randrianirina, ha parlato pubblicamente chiedendo le dimissioni del presidente, del primo ministro e dei vertici delle forze di sicurezza. Randrianirina ha anche riferito che durante gli scontri con la polizia un soldato dell’unità è stato ucciso.

I manifestanti vengono colpiti da lacrimogeni durante una protesta che chiede le dimissioni del presidente ad Antananarivo, Madagascar, giovedì 9 ottobre 2025. (Foto AP/Alexander Joe)
Manifestanti vengono colpiti da lacrimogeni durante una protesta che chiede le dimissioni del presidente ad Antananarivo, Madagascar, giovedì 9 ottobre 2025. (Foto AP/Alexander Joe) AP Photo

Nuovo capo dell’esercito

In un segnale di forte divisione all’interno dell’apparato militare, il ministro della Difesa Manantsoa Deramasinjaka Rakotoarivelo ha riconosciuto il generale Demosthene Pikulas come nuovo capo di Stato maggiore, accogliendo di fatto la nomina proposta dal gruppo militare vicino ai manifestanti.

La cerimonia ufficiale si è tenuta presso il quartier generale dell’esercito nella capitale Antananarivo.

Presidente introvabile, ma ancora nel Paese

Domenica non si sapeva dove si trovasse il presidente Rajoelina. Il governo ha smentito le voci su una sua fuga all’estero, affermando che “è rimasto nel Paese”. Nella capitale non sono stati segnalati scontri, ma la tensione resta alta.

Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina e sua moglie Mialy Rajoelina arrivano al 19° Vertice della Francofonia, al Palazzo dell'Eliseo, a Parigi, venerdì 4 ottobre 2024. (Foto AP/Lo
Il presidente del Madagascar Andry Rajoelina e sua moglie Mialy Rajoelina arrivano al 19° Vertice della Francofonia, al Palazzo dell'Eliseo, a Parigi, venerdì 4 ottobre 2024. (Foto AP/Lo AP Photo

Rajoelina, 51 anni, era salito al potere per la prima volta dopo il golpe militare del 2009 che aveva rovesciato Marc Ravalomanana. È tornato al governo nel 2019 dopo le elezioni, ma la sua presidenza è stata segnata da crescenti tensioni politiche e sociali.

Impatto immediato

La crisi ha già avuto ripercussioni internazionali. La compagnia Air France ha annunciato la sospensione dei voli tra Parigi e Antananarivo dall’11 al 13 ottobre per motivi di sicurezza.

Il Madagascar, isola dell’Oceano Indiano con oltre 31 milioni di abitanti, ha una lunga storia di crisi politiche e cambi di governo improvvisi. Gli sviluppi delle prossime ore saranno decisivi per capire se la situazione evolverà verso un colpo di Stato o un accordo politico.

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