La cattura rappresenta il secondo arresto di un ucraino sospettato di essere coinvolto nel sabotaggio dei gasdotti sotto il Mar Baltico
Un cittadino ucraino sospettato di essere coinvolto nelle esplosioni sottomarine che hanno danneggiato i gasdotti Nord Stream tra Russia e Germania nel 2022 è stato arrestato in Polonia, secondo quanto dichiarato martedì da un portavoce della Procura distrettuale di Varsavia. Volodymyr Z. è stato fermato da agenti di polizia nella città di Pruszków, secondo quanto riportato dall'emittente radiofonica polacca Rmf Fm, che per prima ha riferito del suo arresto.
È stato trasferito alla Procura distrettuale di Varsavia. L'uomo, il cui nome completo non è stato reso noto per tutelarne la privacy, è finito in manette in base a un mandato di arresto europeo emesso dalle autorità tedesche. Si tratta della seconda volta che un cittadino ucraino viene fermato poiché sospettato di essere coinvolto nel sabotaggio dei gasdotti sotto il Mar Baltico. Il mese scorso i procuratori tedeschi avevano fatto sapere che un uomo, identificato solo come Serhii K,. era stato posto in stato d'arresto in Italia.
"Uno dei coordinatori dell'operazione"
In un comunicato, la procura tedesca ha confermato l'arresto, affermando che "l'accusato era presumibilmente uno dei coordinatori dell'operazione". L'attacco ha acuito le già forti tensioni per la guerra in Ucraina, in una fase in cui i Paesi europei stanno cercando di affrancarsi dalle fonti energetiche russe dopo l'invasione voluta dal Cremlino.
Le esplosioni hanno guastato il gasdotto Nord Stream 1, che rappresentava la principale via di approvvigionamento di gas naturale della Russia verso la Germania fino a quando Mosca ha interrotto le forniture alla fine di agosto 2022.
Hanno inoltre danneggiato il Nord Stream 2, che non è mai entrato in servizio perché la Germania ha sospeso il processo di certificazione poco prima che la Russia invadesse l'Ucraina nel febbraio dello stesso anno.
La Russia ha accusato gli Stati Uniti di essere responsabile delle esplosioni, accusa che Washington nega. I gasdotti sono stati a lungo oggetto di critiche da parte di Washington e di alcuni loro alleati, che hanno avvertito che essi rappresentano un rischio per la sicurezza energetica dell'Europa, aumentando la dipendenza dal gas russo.
Nel 2023, i media tedeschi avevano riferito che un gruppo pro-Ucraina sarebbe risultato coinvolto nel sabotaggio. Kiev ha respinto l'ipotesi che possa aver ordinato l'attacco e i funzionari tedeschi hanno espresso cautela sull'accusa.