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Dopo il raid su Kiev crescono le preoccupazioni dell'Ue: la Russia non si fermerà all'Ucraina

 Attacco aereo combinato di missili e droni della Russia a Kyiv, Ucraina, 17 giugno 2025
Attacco aereo combinato di missili e droni della Russia a Kyiv, Ucraina, 17 giugno 2025 Diritti d'autore  Copyright 2025 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Sertac Aktan Agenzie: AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Tra gli avvertimenti dell'Ue sui piani di aggressione prolungata della Russia in Europa, il segretario della Nato ha avvertito che Mosca potrebbe essere pronta ad attaccare un alleato entro i prossimi cinque anni

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I soccorritori hanno recuperato mercoledì altri corpi dalle macerie di un edificio di nove piani a Kiev, distrutto da un missile russo nella notte tra lunedì e martedì, portando a 28 il bilancio delle vittime dell’ultimo attacco contro la capitale ucraina.

L’edificio, situato nel quartiere Solomianskyi, è stato colpito direttamente ed è crollato, in quello che è finora l’attacco più letale sferrato da Mosca sulla città quest'anno. Secondo le autorità, 23 delle vittime si trovavano all’interno dell’edificio al momento dell’impatto.

Mentre i cani cercavano le persone ancora sepolte, i soccorritori hanno lavorato con gru, escavatori e persino a mani nude per rimuovere le macerie.

L’attacco, avvenuto nella notte tra lunedì e martedì, fa parte di un’intensa campagna di bombardamenti russi: l'esercito di Mosca ha lanciato più di 440 droni e 32 missili, in quello che rappresenta uno dei più massicci bombardamenti su Kiev dall’inizio della guerra nel 2022.

Mosca ha avviato un’offensiva estiva lungo diversi tratti del fronte, che si estende per circa mille chilometri, intensificando al contempo gli attacchi a lungo raggio contro aree residenziali urbane.

Parallelamente, gli sforzi di pace guidati dagli Stati Uniti non stanno ottenendo risultati concreti, mentre le tensioni in Medio Oriente e le dispute commerciali con Washington stanno spostando l’attenzione internazionale, indebolendo le richieste di Kiev per un inasprimento della pressione diplomatica ed economica sulla Russia.

Bruxelles avverte: la minaccia russa in Europa è a lungo termine

Nel frattempo, l’Unione europea ha avvertito che la Russia rappresenta già una minaccia diretta per il blocco, attraverso atti di sabotaggio e attacchi informatici. La massiccia spesa militare di Mosca lascia intendere che il Cremlino potrebbe avere intenzione di utilizzare le proprie forze armate anche oltre i confini dell’Ucraina.

"La Russia è già una minaccia diretta per l’Unione europea. È un piano a lungo termine per un’aggressione a lungo termine. Non si spende così tanto per le forze armate se non si ha intenzione di usarle", ha dichiarato l'Alta rappresentante per la politica estera dell'Ue Kaja Kallas ai deputati riuniti a Strasburgo, elencando violazioni dello spazio aereo, esercitazioni militari provocatorie e attacchi a infrastrutture energetiche, oleodotti e cavi sottomarini.

Kallas ha sottolineato che la Russia sta già investendo nella difesa più di quanto facciano, messi insieme, i 27 Stati membri dell’Ue. Quest’anno, ha aggiunto, Mosca spenderà più per la difesa che per la sanità, l’istruzione e le politiche sociali.

La Russia potrebbe essere pronta ad attaccare la Nato entro cinque anni

Il Segretario generale della Nato Mark Rutte ha dichiarato che la Russia riesce a produrre, in appena tre mesi, armi e munizioni in quantità pari a quella che i 32 alleati producono in un intero anno. Secondo Rutte, Mosca potrebbe essere in grado di sferrare un attacco contro uno dei Paesi membri della Nato entro la fine del decennio.

In Europa cresce la preoccupazione che la Russia possa cercare di mettere alla prova la validità dell’Articolo 5 della Nato, che prevede che un attacco a un solo alleato sia considerato un attacco a tutti, e venga quindi affrontato con una risposta collettiva.

Dal 2021, l’Alleanza riconosce che anche attacchi informatici significativi e continuativi potrebbero, in certe circostanze, giustificare l’invocazione dell’Articolo 5. Tuttavia, finora non è mai stato attivato in risposta a cyberattacchi.

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