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Guerra Iran-Israele: colpita sede del Mossad vicino Tel Aviv. Israele estende le operazioni

Soccorritori, polizia e militari ispezionano il luogo in cui un missile iraniano ha colpito Bnei Brak, vicino a Tel Aviv, Israele, lunedì 16 giugno 2025.
Soccorritori, polizia e militari ispezionano il luogo in cui un missile iraniano ha colpito Bnei Brak, vicino a Tel Aviv, Israele, lunedì 16 giugno 2025. Diritti d'autore  Leo Correa/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Leo Correa/Copyright 2025 The AP. All rights reserved
Di Malek Fouda
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Missili balistici iraniani avrebbero colpito la sede del Mossad a Herzliya, vicino a Tel Aviv. Lo sostengono i media iraniani. L'attacco lanciato dai Pasdaran avrebbe colpito anche il centro logistico della direzione dei Servizi segreti. Non ci sono conferme da parte israeliana

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La sede del Mossad, i servizi segreti israeliani a Herzliya è stata colpita da un attacco missilistico iraniano: è quanto riporta l'agenzia di stampa iraniana Tasnim. In precedenza la stampa israeliana aveva confermato la caduta di un missile su Herzliya che avrebbe colpito un edificio di otto piani.

L'Iran ha annunciato inoltre di avere "abbattuto con successo" un caccia F-35 israeliano a Tabriz, nel nord ovest del Paese, a un centinaio di chilometri dal confine con la Turchia.

Intanto, l'Idf fa sapere di aver eliminato il comandante dell'esercito Ali Shadmani: il suo predecessore era stato ucciso da Israele la settimana scorsa. Il capo della direzione dei Servizi segreti militari israeliani Binder ha detto oggi agli ufficiali che presto 'daranno il via alle operazioni' in altre zone dell'Iran, dopo che l'Idf 'ha spianato la strada a Teheran"

La nona ondata di missili iraniani non ha causato danni o feriti: le sirene sono risuonate ma i missili lanciati da Teheran hanno colpito aree aperte, secondo le forze israeliane.

Al quinto giorno di guerra tra Israele e Iran, questo martedi' mattina, oltre 600 cittadini stranieri di 17 Paesi, tra cui 40 cittadini azeri, sono stati evacuati dall'Iran verso l'Azerbaidjan secondo un funzionario azero.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che "potrebbe" inviare l'inviato speciale Steve Witkoff o il vicepresidente Vance a incontrare i negoziatori iraniani.

Lunedì i caccia israeliani hanno colpito diversi obiettivi militari ma anche due civili, un ospedale nell'ovest del Paese e la sede di Irib, una delle tv statali nella capitale Teheran.

L'attacco ha ucciso tre persone, tra cui un giornalista e un impiegato amministrativo, ha reso noto l'agenzia Irna. L'aviazione israeliana ha confermato di avere condotto diversi attacchi nell'Iran occidentale contro decine di infrastrutture di lancio e stoccaggio di missili.

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha affermato lunedì che gli attacchi hanno riportato indietro di "anni" il programma nucleare iraniano e che la decisione di attaccare è stata una "autodifesa preventiva", in quanto un Iran dotato di arma nucleare rappresenterebbe per la sua stessa sopravvivenza.

Dall'altra parte, al di là della retorica di guerra, Israele conta decine di morti e feriti per i missili non intercettati e deve gestire il senso di insicurezza creato dall'assenza di bunker per tutti, specialmente fuori dalle grandi città.

Quale sostegno stanno fornendo gli Usa contro l'Iran

Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilanciato gli appelli a evacuare, ribadendo che questo scontro militare diretto non sarebbe scoppiato se l'Iran avesse firmato un accordo sul programma nucleare.

"L'Iran avrebbe dovuto firmare l'"accordo" che avevo proposto. Che vergogna e che spreco di vite umane", ha scritto Trump in un post sulla piattaforma Truth Social. "In poche parole, l'IRAN NON PUÒ AVERE UN'ARMA NUCLEARE. L'ho detto e ridetto! Tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!", ha aggiunto il presidente Usa.

Una posizione ribadita anche dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, che si trova in Canada per il G7, una cui dichiarazione congiunta ha detto a un'arma atomica di Teheran e chiesto anche la de-escalation militare in tutto il Medio Oriente.

Al quinto giorno di guerra tra Israele e Iran, martedi' mattina, oltre 600 cittadini stranieri di 17 Paesi, tra cui 40 cittadini azeri, sono stati evacuati dall'Iran verso l'Azerbaidjan secondo un funzionario azero.

Lunedì Israele ha avvertito circa 300mila persone in vari quartieri di Teheran a evacuare prima degli attacchi aerei. Lunghe file da giorni intasano le strade iraniane verso il confine con la Turchia.

Quanto alla possibilità di porre fine alla guerra uccidendo la guida suprema iraniana Khamenei, non esclusa da Netanyahu in un'intervista con l'emittente americana Abc lunedì, Emmanuel Macron si è mostrato scettico a margine del vertice canadese.

“Se gli Stati Uniti possono ottenere un cessate il fuoco, è un'ottima cosa”, ha dichiarato il presidente francese ai giornalisti, avvertendo che puntare a rovesciare il governo di Teheran sarebbe un “errore strategico”.

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno dichiarato che stanno dispiegando "capacità aggiuntive" per rafforzare le proprie difese in Medio Oriente.

L'annuncio è stato dato dal Segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth in un post sulla piattaforma di social media X.

"Durante il fine settimana, ho ordinato il dispiegamento di capacità aggiuntive nell'area di responsabilità del Comando centrale degli Stati Uniti", ha dichiarato Hegseth, "per proteggere le forze statunitensi e migliorare la nostra posizione difensiva nella regione".

Il ministro degli Esteri iraniano e capo negoziatore dell'accordo nucleare, Abbas Araghchi, ha dichiarato al telefono alle sue controparti francesi, britanniche e tedesche che gli attacchi di Israele rappresentano un duro colpo per la diplomazia.

Nel 2015 l'Iran ha firmato un accordo nucleare con questi tre Paesi, insieme a Stati Uniti, Cina, Russia e Ue. Washington si è poi ritirata unilateralmente dall'accordo nel 2018, durante il primo mandato di Trump.

Risorse addizionali per questo articolo • AP

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