Alle elezioni regionali e parlamentari in Venezuela, il partito di Maduro conquista il 83 per cento dei voti e 23 su 24 governatorati. L’opposizione, che ha boicottato il voto, parla di elezioni-farsa
In Venezuela il partito del presidente Nicolás Maduro ha ottenuto una schiacciante vittoria nelle elezioni regionali e parlamentari di domenica, in un clima politico segnato da tensioni, arresti e una forte astensione.
Il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV) ha conquistato circa l’83 per cento dei voti e 23 dei 24 governatorati statali, secondo i dati ufficiali diffusi dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), considerato vicino al governo.
L’opposizione, guidata dalla leader María Corina Machado, ha invitato al boicottaggio del voto, definendolo una "farsa" orchestrata per conferire legittimità a un governo autoritario. "Cosa hanno vinto? Hanno perso tutto", ha dichiarato Maduro, rigettando le accuse e rivendicando la legittimità della consultazione.
La partecipazione è stata bassa: solo il 42,66 per cento degli oltre 21 milioni di elettori registrati si è recato alle urne, pari a circa 9,1 milioni di voti espressi. Il dato riflette una diffusa disillusione politica, alimentata anche dal recente arresto di almeno 70 persone nei giorni precedenti al voto, tra cui l’ex vicepresidente dell’Assemblea nazionale e oppositore Juan Pablo Guanipa, accusati di aver tentato di sabotare le elezioni.
Proteste contro Maduro
Solo due giorni prima del voto, le forze dell'ordine hanno arrestato almeno 70 persone, che secondo il governo erano dietro un piano per ostacolare le elezioni.
Si è trattato del primo voto a livello nazionale con ampia partecipazione elettorale da quando Maduro ha dichiarato la vittoria nelle elezioni presidenziali del 2024, un risultato ampiamente contestato dagli osservatori internazionali e da molti venezuelani.
Un sondaggio a livello nazionale condotto tra il 29 aprile e il 4 maggio dalla società venezuelana Delphos ha rilevato che solo il 15,9 per cento degli elettori ha espresso una forte probabilità di partecipare alle elezioni regionali.
Tra coloro che hanno dichiarato che avrebbero votato, il 74,2 per cento ha sostenuto il partito di Maduro e i suoi alleati, mentre solo il 13,8 per cento ha favorito due candidati dell'opposizione che hanno scelto di non boicottare.
Secondo i gruppi per i diritti umani, dalla contestata rielezione di Maduro sono state arrestate più di 2.000 persone, tra manifestanti, operatori elettorali e attivisti politici.