Israele ha attaccato i porti delle città yemenite di Hodeidah e Al-Salif controllate dai ribelli Houthi. Mentre i raid nel nord di Gaza, arrivati mentre il presidente degli Stati Uniti termina la sua visita nei Paesi del Golfo, hanno causato più di cento morti
Funzionari sanitari di Gaza hanno riferito che oltre 100 palestinesi sono stati uccisi venerdì dagli attacchi israeliani nella Striscia. Almeno 55 di loro sono stati uccisi nel nord dell'enclave. In serata Israele ha anche colpito lo Yemen in risposta agli attacchi degli Houthi degli scorsi giorni.
I raid hanno colpito tutta Gaza, compresi i sobborghi di Deir al-Balah, e la città di Khan Younis. Il ministero della Salute di Gaza ha dichiarato che oltre ai morti ci sono centinaia di feriti. Gli attacchi sono durati per ore e hanno costretto la popolazione a fuggire dal campo profughi di Jabalia e dalla città di Beit Lahiya.
Dopo i raid si è visto del fumo scuro salire sopra Jabalia, mentre la gente raccoglieva ciò che poteva dei propri averi e fuggiva su carri trainati da asini, in auto e a piedi.
Israele non ha rilasciato immediatamente alcuna dichiarazione sugli attacchi, che hanno fatto seguito a giorni di bombardamenti aerei in cui sono morte più di 130 persone, secondo il ministero della Sanità di Gaza.
L'offensiva si è intensificata mentre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concluso un tour regionale in Medio Oriente che ha escluso Israele e non ha offerto alcuna indicazione di progressi verso un cessate il fuoco.
Israele attacca lo Yemen
I ribelli Houthi dello Yemen hanno riferito che sono stati effettuati attacchi israeliani contro i porti nella provincia meridionale di Hodeidah, da loro controllata. La stazione televisiva al-Massirah dei ribelli ha annunciato "attacchi israeliani" ai porti delle città di Hodeida e Salif.
Mercoledì l'esercito israeliano aveva chiesto l'evacuazione di tre porti controllati dagli Houthi nello Yemen, tra cui quelli di Hodeida e Salif, che, a suo dire, sarebbero stati utilizzati per "attività terroristiche".
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha poi avvertito i ribelli che arriveranno altri attacchi: "I nostri piloti hanno nuovamente colpito con successo due porti terroristici appartenenti agli Houthi. Questa è una continuazione e c'è ancora molto da fare", ha dichiarato Netanyahu in un video. "Non siamo disposti a rimanere in disparte e a lasciare che gli Houthi ci attacchino. Li colpiremo molto di più, compresi i loro leader e tutte le infrastrutture che permettono loro di colpirci".
Crisi umanitaria
Il blocco israeliano di Gaza è giunto al terzo mese e si sperava che il viaggio di Trump potesse facilitare un accordo per il cessate il fuoco o la ripresa degli aiuti umanitari. Israele afferma che, limitando l'ingresso di cibo, carburante, medicine e altri rifornimenti, mira a fare pressione su Hamas affinché rilasci i rimanenti ostaggi che detiene.
Parlando ai giornalisti ad Abu Dhabi nell'ultimo giorno del suo tour in Medio Oriente, Trump ha detto che sta cercando di risolvere una serie di crisi globali. "Stiamo guardando a Gaza", ha detto. "Molte persone stanno morendo di fame. Cose molto brutte stanno accadendo".
All'inizio di questa settimana, la Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta dagli Stati Uniti, ha dichiarato che prevede di iniziare le operazioni entro la fine del mese, a seguito di quello che descrive come un accordo chiave con i funzionari israeliani.
Netanyahu giura di intensificare la guerra
All'inizio della settimana, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di intensificare la guerra di Israele contro Hamas nel tentativo di distruggere il gruppo militante.
Ha detto che l'Idf è a pochi giorni dall'ingresso a Gaza "con grande forza per completare la missione di distruggere Hamas".
Il portavoce del governo israeliano, David Mencer, ha dichiarato che l'esercito sta intensificando le operazioni per liberare gli ostaggi rimasti e costringere Hamas a cedere il potere.
Le forze di difesa di Israele hanno colpito nel corso della giornata oltre 150 obiettivi in tutta la Striscia di Gaza, "tra cui postazioni missilistiche anticarro, cellule terroristiche, strutture militari e centri operativi in cui i terroristi operavano per compiere attacchi terroristici contro le truppe".
È quanto si legge in una nota diffusa dall'Idf su Telegram, secondo cui "le truppe stanno continuando la loro attività operativa contro le organizzazioni terroristiche nella Striscia di Gaza, smantellando siti infrastrutturali terroristici ed eliminando i terroristi".