Nella giornata di sabato Papa Prevost ha incontrato dapprima i cardinali, indicando loro le linee guida del suo nuovo pontificato, quindi si è recato al Santuario della Madre del Buon Consiglio di Genazzano, infine ha pregato sulla tomba di Bergoglio a Roma
La scelta del nome pontificale di Leone XIV è strettamente legata a quella dell'ultimo pontefice che lo assunse, nonché ai grandi cambiamenti che sta affrontando la società di oggi. A spiegarlo è stato lo stesso Papa Prevost, nel corso del suo primo incontro con i cardinali del Sacro Collegio (non soltanto gli elettori), avvenuto sabato 10 maggio nell'aula del Sinodo. Leone XIII nel corso dell'Ottocento fu considerato il padre della dottrina sociale della Chiesa cattolica, sancita con l'enciclica Rerum Novarum.
Il legame con Leone XIII: "Oggi un'altra rivoluzione industriale"
"Oggi la Chiesa offre a tutti il suo patrimonio di Dottrina sociale per rispondere a un’altra rivoluzione industriale e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale, che comportano nuove sfide per la difesa della dignità umana, della giustizia e del lavoro", ha affermato il Papa statunitense durante il colloquio con i cardinali, avvenuto a porte chiuse.
Prevost si è rivolto al Collegio cardinalizio ricordando i principi evangelici di verità, giustizia, pace e fraternità, citando in proposito l'esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco. Ciò indica la volontà di non cambiare rotta su alcune scelte che hanno rappresentato elementi costitutivi del pontificato di Bergoglio.
"La conversione missionaria di tutta la comunità cristiana; la crescita nella collegialità e nella sinodalità; l’attenzione al sensus fidei, specialmente nelle sue forme più proprie e inclusive, come la pietà popolare; la cura amorevole degli ultimi e degli scartati; il dialogo coraggioso e fiducioso con il mondo contemporaneo nelle sue varie componenti e realtà”, ha detto il Papa secondo quanto riferisce Vatican News.
Il riferimento al pontificato di Bergoglio e la visita al Santuario di Genazzano
Facendo ancora riferimento al Papa argentino, Prevost ne ha ricordato "la dedizione" e la "sobria essenzialità nella vita", parlando di una "preziosa eredità da raccogliere": "Dio ama comunicarsi, più che nel fragore del tuono e del terremoto, nel sussurro di una brezza leggera o, come alcuni traducono, in una sottile voce di silenzio".
Nella stessa giornata di sabato, Papa Leone XIV ha effettuato la sua prima uscita, scegliendo un luogo simbolico: il Santuario della Madre del Buon consiglio a Genazzano. Il pontefice vi si è recato nel pomeriggio, in forma privata. Il luogo di culto è retto dall'Ordine di Sant'Agostino, al quale appartiene Prevost.
All'interno della chiesa, il pontefice si è raccolto in preghiera davanti all'altare e poi di fronte all'immagine della Vergine custodita nel Santuario, al quale ha poi donato un mazzo di rose bianche.
La preghiera sulla tomba di Papa Francesco a Roma
La giornata di Prevost non si è però conclusa prima di una visita sulla tomba di Papa Francesco. Tornando da Genazzano, ha infatti deciso di fare tappa alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma, dove si è inginocchiato di fronte alla tomba del suo predecessore, raccogliendosi nuovamente in preghiera. Un modo per rendergli omaggio e per sottolineare ancora una volta la continuità con il precedente pontificato.
Il vescovo di Roma è arrivato nella chiesa attorno alle 19, salutando dal finestrino di un'auto le persone presenti sul posto, che lo hanno accolto tra applausi e sorrisi.
Prevost probabilmente vivrà nel Palazzo Apostolico
Il Papa è quindi rientrato in Vaticano. Qui, con ogni probabilità, tornerà a vivere nell'appartamento papale del Palazzo Apostolico, a differenza di quanto scelse di fare Bergoglio. Occorrerà però probabilmente procedere prima ad alcune ristrutturazioni nella dimora, rimasta disabitata durante l'intero ultimo pontificato .