Trump annuncia la firma su un accordo commerciale bilaterale. Secondo il NYT si tratterebbe di un'intesa con il Regno Unito
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump dovrebbe firmare oggi a Washington un accordo commerciale bilaterale con il suo storico alleato, il Regno Unito. Lo riferisce la stampa statunitense.
Trump ha fatto riferimento a un “Paese grande e molto rispettato” senza nominarlo. Sul suo account social Truth, ha annunciato una “importante conferenza stampa, nello Studio Ovale, riguardante un accordo commerciale con i rappresentanti di un grande e rispettato Paese”.
Il presidente degli Stati Uniti ha anche elogiato quello che sarebbe “il primo di una lunga serie” di accordi commerciali, senza essere più esplicito.
I funzionari britannici si aspettano che l'accordo sia di portata limitata e si concentri sulle industrie automobilistiche e siderurgiche, le più colpite dalla guerra commerciale di Trump, con tariffe del 25 per cento sulle loro esportazioni statunitensi.
"I negoziati su un accordo tra i nostri due paesi sono continuati a un ritmo costante e il primo ministro parlerà più tardi oggi", ha detto il portavoce di Downing Street.
I funzionari hanno anche parlato con il team di Trump per cercare di evitare futuri dazi statunitensi su prodotti come quelli farmaceutici e aerospaziali. “Un impegno sui prodotti farmaceutici sarebbe piuttosto importante”, ha dichiarato uno di loro.
I negoziatori britannici hanno anche cercato di convincere il presidente Usa a tagliare la sua “tariffa di base” globale del 10 per cento sul Regno Unito, ma hanno ammesso che questo non accadrà. Tuttavia, affermano di aspettarsi che l'accordo di giovedì apra la porta a ulteriori colloqui.
Secondo il New York Times, un accordo tra Stati Uniti e Regno Unito potrebbe rappresentare una vittoria significativa per entrambi i Paesi, che da tempo cercano una più stretta cooperazione economica.
L'atteso accordo tra Regno Unito e Stati Uniti è uno dei 17 che Trump punta a firmare con i principali partner commerciali americani, mentre la Casa Bianca fa marcia indietro sui dazi globali annunciati il 2 aprile.