Il nuovo primo ministro canadese Mark Carney incontra Donald Trump alla Casa Bianca in un incontro teso. Tra minacce di annessione e scontri sui dazi, il Canada difende la sua sovranità
Il neoeletto primo ministro canadese Mark Carney ha incontrato per la prima volta il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca.
L'incontro, sebbene descritto come "costruttivo" da entrambe le parti, è stato segnato da profonde divergenze su temi cruciali come la sovranità nazionale e le politiche commerciali.
Trump ha ribadito la sua provocatoria idea di trasformare il Canada nel 51esimo Stato americano, definendo il confine tra le due nazioni come una "semplice demarcazione arbitraria". Carney ha risposto con fermezza, dichiarando che il Canada "non sarà mai in vendita" e sottolineando l'importanza di un rapporto basato sul rispetto reciproco.
Dazi e tensioni commerciali: un rapporto bilaterale in crisi
Oltre alle questioni di sovranità, l'incontro ha evidenziato le tensioni commerciali tra i due Paesi. Trump ha imposto dazi del 25 per cento su acciaio, alluminio e componenti automobilistici canadesi, sostenendo che gli Stati Uniti stanno sovvenzionando il Canada con un deficit commerciale esagerato di 200 miliardi di dollari.
Carney ha criticato queste misure come ingiustificate e in violazione degli accordi commerciali esistenti, annunciando ritorsioni con dazi canadesi su prodotti statunitensi per un valore di 20,9 miliardi di dollari. Ha inoltre sottolineato la necessità di rinegoziare l'accordo USMCA, previsto per una revisione nel 2026, per garantire equità e rispetto della sovranità canadese.
Una nuova direzione per la politica estera canadese
Carney ha indicato un cambiamento nella politica estera del Canada, cercando di diversificare le alleanze e ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.
Durante il suo primo viaggio ufficiale all'estero, ha incontrato il presidente francese Emmanuel Macron e il primo ministro britannico Keir Starmer, discutendo di rafforzare i legami economici e di sicurezza con l'Europa.
Ha anche messo in discussione l'acquisto di jet F-35 statunitensi, segnalando una possibile revisione delle relazioni militari con Washington.
La campagna elettorale di Carney è stata guidata da un'ondata di frustrazione nei confronti della retorica aggressiva di Trump e questa è stata la sua occasione per confrontarsi direttamente con il presidente in difesa del suo Paese. Ha mantenuto un contegno cortese ma deciso.
Sembra che Carney abbia trovato il giusto equilibrio, almeno secondo la prospettiva di Trump. Al termine dell'incontro, il presidente degli Stati Uniti ha detto: "Mi piace questo ragazzo".
Un futuro incerto per le relazioni Canada-Usa
Nonostante le dichiarazioni di amicizia da parte di Trump, le profonde divergenze emerse durante l'incontro indicano un futuro incerto per le relazioni bilaterali. Carney ha ribadito l'importanza di un dialogo basato sul rispetto e sulla cooperazione, ma ha anche avvertito che il Canada è pronto a difendere i propri interessi e la propria sovranità. Con il prossimo vertice del G7 in programma a giugno in Alberta, i due leader avranno un'altra occasione per confrontarsi e cercare di superare le attuali tensioni.