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Mattarella: "La Russia ridefinisce con la forza gli equilibri e i confini in Europa"

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla XVIII Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia Diritti d'autore  Presidenza della Repubblica
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Di Euronews
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Intervenuto alla Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, il presidente della Repubblica ha anche condannato la "pretesa di imporre punizioni contro giudici delle Corti internazionali" in riferimento alla condanna emessa da Mosca nei confronti del giudice italiano della Cpi Salvatore Aitala

"Permane l'aggressione russa ai danni dell'Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l'aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa". Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenuto alla Conferenza degli ambasciatori in corso da lunedì mattina al ministero degli Esteri.

Per Mattarella, quella a opera della Russia era una "azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre cinquanta anni addietro nella Conferenza di Helsinki sulla Cooperazione e Sicurezza nel continente".

Durante il suo intervento, il presidente ha anche lanciato un monito nei confronti della "pretesa di imporre punizioni contro giudici delle Corti internazionali per le loro funzioni di istruire denunce contro crimini di guerra, a difesa dei diritti umani, in definitiva a difesa dei popoli del mondo".

Il riferimento è alla condanna in contumacia a 15 anni di carcere emessa dal Tribunale di Mosca nei confronti del giudice italiano della Corte penale Internazionale, Salvatore Aitala, ritenuto colpevole dai giudici russi di aver "perseguito persone innocenti" e di "tentata violenza contro persone che godono di protezione internazionale".

Il giudice aveva chiesto l'arresto del presidente russo Vladimir Putin, con un mandato di cattura dall'Aja in relazione al crimine di deportazione dei bambini ucraini e successivamente per altri crimini di guerra, a cominciare dalla deliberata distruzione di infrastrutture civili.

Quelle russe, "sono pretese di un mondo volto pericolosamente indietro, al peggiore passato. Un mondo che si presenta rovesciato e contraddittorio con condanne alla carcerazione di componenti le Corti internazionali ad opera di un Paese promotore, e con suoi giudici protagonisti, del processo di Norimberga", prosegue Mattarella.

Alla notizia della condanna del giudice Aitala, circolata sabato 13 dicembre, si era subito alzato il grido di protesta dell'Associazione nazionale dei magistrati. "Auspichiamo che il governo italiano chieda immediatamente spiegazioni al governo russo sulle circostanze che hanno portato il giudice Aitala a essere condannato in contumacia dal Tribunale di Mosca.

"Aitala", proseguiva l'Anm, "lavora per la Corte Penale Internazionale, un organismo che è nato in Italia, a Roma, e che rappresenta un baluardo del diritto a livello mondiale".

"Ci auguriamo che l'appartenenza di Aitala a questo organismo non sia divenuto un pretesto per esercitare un'odiosa forma di ritorsione della Russia nei confronti suoi e del nostro Paese", concludeva la nota dell'Anm.

Mattarella definisce "disordinata e ingiustificata" l'aggressione nei confronti dell'Unione europea

Tra le preoccupazioni espresse dal presidente della Repubblica, anche quella per la delicata situazione internazionale, con "nuovi focolai di instabilità in aree dove la fragilità politica e sociale è divenuta ormai strutturale, con l'emergere di paradigmi che vedono prevalere interessi particolari che, sovente, sfidano la legalità internazionale". ha argomentato ancora il capo dello Stato parlando della complicata e indesita situazione internazionale.

Attenzione anche nei confronti della disinformazione, per il "riaffiorare di radicalismi ed estremismi" e per i "flussi informativi manipolativi".

Infine, Mattarella definisce "disordinata e ingiustificata l'aggressione nei confronti dell'Unione europea, alterando la verità e presentandola anziché come una delle esperienze storiche di successo per la democrazia e i diritti dei popoli, sviluppatasi anche con la condivisione e l'apprezzamento dell’intero Occidente, come una organizzazione oppressiva se non addirittura nemica della libertà".

Quella in corso alla Farnesina è la XVIII edizione della Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d'Italia nel mondo. Prima dell'intervento di Mattarella, ad aprire i lavori è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

La due giorni è poi entrata nel vivo con sei sessioni di lavoro dedicate alle principali priorità della politica estera italiana nel contesto dell'evoluzione geopolitica internazionale.

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