Due morti e otto feriti, tra cui quattro bambini, in un attacco russo con droni su Kiev. Intanto, l’Ucraina risponde colpendo impianti militari in diverse regioni russe, da Tula a Mordovia
Due persone sono morte e altre otto sono rimaste ferite in seguito a un attacco russo condotto con droni sulla città di Kiev nelle prime ore di mercoledì 7 maggio.
A renderlo noto è stato il sindaco della capitale ucraina, Vitaliy Klitschko. Le esplosioni hanno colpito diversi quartieri — Svyatoshynskyy, Solomenskyy, Shevchenkivskyy e Dniprovskyy — danneggiando grattacieli residenziali e provocando incendi.
Tra i feriti figurano anche quattro bambini. Tre di loro hanno riportato ustioni e sono stati ricoverati in ospedale. I soccorsi sono ancora in corso, con le squadre di emergenza impegnate nella rimozione delle macerie e nella gestione degli incendi divampati a seguito delle esplosioni.
Kiev sotto attacco: droni e incendi colpiscono i civili
Gli attacchi UAV (veicoli aerei senza pilota) hanno causato danni significativi in zone densamente popolate della capitale ucraina. Le autorità locali parlano di un’azione deliberata contro infrastrutture civili, in particolare condomini, rendendo ancora più alto il bilancio delle vittime tra la popolazione.
Secondo fonti ufficiali, l’attacco ha avuto luogo durante la notte, rendendo ancora più difficoltose le operazioni di evacuazione e soccorso. Il sindaco Klitschko ha invitato i cittadini a rimanere nei rifugi e a evitare di diffondere immagini e informazioni non ufficiali per motivi di sicurezza.
L'Ucraina risponde colpendo impianti militari russi
In risposta all’aggressione, l’Ucraina ha lanciato un attacco notturno con droni contro obiettivi industriali e militari in diverse regioni della Russia: Tula, Mordovia, Kaluga e Mosca. I raid hanno avuto come bersaglio stabilimenti legati al complesso militare-industriale russo.
Nella regione di Tula, secondo quanto riportato dal canale Telegram Astra, droni ucraini avrebbero provocato incendi presso due impianti collegati alla holding statale Rostec: il Design Bureau of Instrument Engineering, specializzato in armi di precisione, e la SPLAV Research and Production Association, che produce lanciarazzi e missili. Il fumo sarebbe stato visibile da diversi chilometri di distanza.
Saransk colpita: incendi nelle industrie di fibre ottiche e costruzione di macchinari
Anche nella città di Saransk (capitale della Repubblica Autonoma dei Mordvini) si sono verificati incendi a seguito di attacchi UAV. I residenti riferiscono che è stato colpito ancora una volta lo stabilimento della Optic-Fibre Systems JSC, l’unica fabbrica russa di fibre ottiche. Era già stata presa di mira ad aprile.
Un secondo obiettivo a Saransk sarebbe stato l’impianto Saranskkabel, operante nel settore della costruzione di macchinari.
A causa degli attacchi, le autorità hanno cancellato le lezioni in scuole, università e asili, e imposto il divieto di pubblicare contenuti sulle conseguenze degli attacchi.
Mosca abbatte sette droni, chiuso l’aeroporto di Sheremetyevo
Nella serata di mercoledì, le difese aeree russe hanno intercettato e abbattuto sette droni in volo verso Mosca. L’aeroporto internazionale di Sheremetyevo è stato temporaneamente chiuso come misura precauzionale. Le autorità russe non hanno riportato danni significativi nella capitale, ma la crescente frequenza degli attacchi UAV evidenzia una nuova fase della guerra in cui il fronte interno russo è sempre più esposto.