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Trump: no al terzo mandato, difficile accordo di pace tra Russia e Ucraina

Donald Trump all'Università dell'Alabama, 1 maggio 2025, Tuscaloosa, Alabama
Donald Trump all'Università dell'Alabama, 1 maggio 2025, Tuscaloosa, Alabama Diritti d'autore  Manuel Balce Ceneta/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Manuel Balce Ceneta/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Euronews
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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In un'intervista alla Nbc, Donald Trump ha toccato diversi temi, dai dazi ai migranti fino alla mediazione degli Usa per trovare un accordo di pace tra Russia e Ucraina

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Il presidente americano Donald Trump ha ammesso che la pace tra Russia e Ucraina, che in passato aveva promesso di raggiungere rapidamente, potrebbe non essere realizzabile.

"Forse non è possibile", ha detto Trump in un'intervista con l'emittente americana Nbc News andata in onda domenica e durata oltre un'ora. "C'è un odio tremendo", ha spiegato, riferendosi a Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, "stiamo parlando di un odio tremendo tra questi due uomini e tra i generali. Stanno combattendo duramente da tre anni". Il tycoon ha poi aggiunto ci siano comunque "ottime possibilità di farcela".

Trump non esclude dazi permanenti

Nell'intervista Trump ha trattato diversi temi, dal bilancio dei primi 100 giorni in carica agli obiettivi futuri in materia di economia, politica estera, immigrazione e politica sociale.

Il presidente ha rifiutato di escludere la possibilità di rendere permanenti alcuni dazi. "No, non lo farei, perché se qualcuno pensasse che saranno ritirati dal tavolo, perché mai dovrebbe costruire negli Stati Uniti?", ha detto.

Quanto a Pechino, ha ammesso di essere stato "molto duro con la Cina", interrompendo di fatto gli scambi commerciali tra le due grandi economie mondiali, ma ha affermato che il Dragone ora vuole raggiungere un accordo. "Abbiamo smesso di colpo", ha detto. "Questo significa che non perderemo mille miliardi di dollari, perché al momento non stiamo facendo affari con loro. E loro vogliono raggiungere un accordo. Lo vogliono davvero. Vedremo come andrà a finire, ma deve essere un accordo equo".

Trump su deportazione migranti: non so se devo rispettare la Costituzione

Dopo aver dichiarato che non cercherà di ottenere un terzo mandato alla Casa Bianca, Trump ha affermato di non essere sicuro che i cittadini Usa abbiano diritto al giusto processo garantito dalla Costituzione, riguardo al piano di deportare gli immigrati che si trovano illegalmente nel Paese.

La risposta è arrivata quando la conduttrice del programma Meet the Press Kristen Welker ha chiesto a Trump se fosse d'accordo con il segretario di Stato, Marco Rubio, sul fatto che tutti i cittadini statunitensi abbiano diritto al giusto processo.

"Non lo so. Non sono un avvocato. Non lo so", ha risposto Trump aggiungendo che un requisito del genere significherebbe "che dovremmo avere un milione, 2 milioni o 3 milioni di processi". Trump ha quindi precisato che i suoi avvocati "ovviamente seguiranno quanto affermato dalla Corte suprema". Il 19 aprile scorso i giudici della Corte suprema hanno temporaneamente impedito l'espulsione di un gruppo di migranti venezuelani accusati di appartenere a una gang. L'amministrazione Trump, che ha invocato una legge raramente utilizzata in tempo di guerra, ha esortato i giudici a revocare o limitare l'ordine.

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