Le famiglie palestinesi di Gaza City hanno ricevuto un nuovo ordine di evacuazione immediata da parte dell'esercito israeliano
I palestinesi che vivono a Gaza City sono costretti ancora una volta ad affrontare una penosa evacuazione, a causa di nuovi ordini provenienti dall'esercito israeliano (IDF). Si tratta dell'ennesima fuga per una popolazione civile che da ormai da un anno e mezzo subisce le conseguenze della guerra di Tel Aviv contro Hamas.
Uno di loro, Abu Osama Bahar, ha dichiarato desolato di essere stato sfollato quindici volte dall'inizio della guerra, nel 2023. Una volta, è stato costretto a spostarsi tre volte in una sola notte. Ora non sa più dove andare con i suoi figli piccoli: "Cosa abbiamo fatto per meritarci tutto questo? Siamo tutti civili qui. Ci sono donne e bambini in fuga", ha spiegato accorato.
I palestinesi si chiedono se rimanere e rischiare o abbandonare ancora una volta le loro case
L'ordine di evacuazione da parte dell'IDF è stato diramato nella mattinata di venerdì 11 aprile, con effetto immediato. Le aree dalle quali è obbligatorio fuggire sono quelle di Shajiyah, Turkman, Zaytoun e Tuffah.
Molte persone, inoltre, si trovano impossibilitate a muoversi. Altre si chiedono se correre il pericolo di rimanere in città o abbandonare per l'ennesima volta le loro case. Il tutto nel contesto di una situazione umanitaria gravissima come testimoniato sia dalle Nazioni Unite che da numerose organizzazioni non governative.
"Abbiate pietà di noi, non sappiamo più dove andare"
Da quando il cessate il fuoco tra Israele e Hamas è venuto meno il mese scorso, Israele ha emesso diversi ordini di evacuazione in tutta Gaza. "Mi rivolgo ai musulmani. Abbiate pietà di noi", ha dichiarato Amer al-Reefy, palestinese sfollato dalla porzione orientale di Gaza City. "Per favore, abbiate pietà di noi - ha ripetuto -. Siamo stati sfollati un miliardo di volte e non sappiamo dove andare".
Israele ha intrapreso un'intensa campagna di bombardamenti di recente, e ha effettuato operazioni anche sul territorio, affermando che tutto ciò è finalizzato a costringere Hamas a liberare gli ostaggi ancora nelle mani dei combattenti, che furono rapiti il 7 ottobre 2023 nell'attacco del gruppo islamico contro Israele. Dei 251 cittadini prelevati, ne restano ancora nella Striscia di Gaza 59, di cui 24 si ritiene siano ancora vivi.
Il risultato delle nuove operazioni militari è, secondo le Nazioni Unite, che quasi 400mila persone sono state costrette a fuggire nuovamente nelle ultime settimane.