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Terremoto in Myanmar: superate le tremila vittime, ancora ignoto il numero di disperi

I soccorritori del Myanmar recuperano un corpo da un edificio crollato in seguito al terremoto di venerdì a Naypyitaw, Myanmar, martedì 1 aprile 2025.
I soccorritori del Myanmar recuperano un corpo da un edificio crollato in seguito al terremoto di venerdì a Naypyitaw, Myanmar, martedì 1 aprile 2025. Diritti d'autore  AP/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore AP/Copyright 2025 The AP. All rights reserved.
Di Kieran Guilbert & AP
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Sono oltre tremila i morti accertati in Myanmar, a causa del forte terremoto che venerdì scorso ha colpito il Paese. Un bilancio probabilmente destinato a salire. Ancora non è chiaro invece il numero di dispersi ma si teme possano essere centinaia se non migliaia

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Il bilancio delle vittime del devastante terremoto che ha colpito il Myanmar la scorsa settimana ha superato i tremila morti, ha dichiarato giovedì la giunta militare, mentre le Ong si affannano a fornire assistenza sanitaria e riparo ai sopravvissuti.

Il terremoto di magnitudo 7,7 di venerdì scorso, uno dei più grandi in un secolo nella nazione del sud-est asiatico, ha fatto crollare migliaia di edifici, e distrutto ponti e strade in diverse regioni.

Almeno 3.085 persone sono morte, mentre 4.715 sono rimaste ferite e 341 sono disperse, ha dichiarato l'esercito in un breve comunicato.

I media locali hanno riportato un numero di vittime molto più alto rispetto alle cifre del governo. Poiché le reti di comunicazione sono state colpite dal disastro e molte località sono ancora difficilmente raggiungibili, il bilancio ufficiale delle vittime potrebbe aumentare sensibilmente con l'arrivo di ulteriori informazioni.

Pochi aiuti umanitari per i sopravvissuti al terremoto in Myanmar

L'emittente britannica Bbc è riuscita a inviare dei giornalisti sotto copertura nel Paese, più precisamente a Mandalay, dopo che la giunta militare al potere ha dichiarato che non avrebbe consentito l'ingresso ai giornalisti.

I reporter sono così stati in grado di documentare il grado di distruzione causato dal terremoto e soprattutto le condizioni dei sopravvissuti, che stanno ricevendo aiuti esigui a fronte delle esigenze umanitarie.

Giovedì almeno 1.550 soccorritori internazionali stavano operando a fianco dei cittadini locali, ha dichiarato l'esercito. Forniture e attrezzature di soccorso sono state inviate da 17 nazioni.

Finora gli sforzi di ricerca e salvataggio di eventuali superstiti intrappolati si sta concentrando su luoghi dove si ritiene le persone siano intrappolate in massa. Molti spazi aperti nella città, riportano i giornalisti della Bbc, sono stati usati come accampamenti improvvisati viste le forti scosse di assestamento, anche di magnitudo 5, che hanno continuato a scuotere il Paese. Migliaia di persone sono rimaste senza casa.

Difficile accesso all'assistenza sanitaria in Myanmar

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha dichiarato che una prima valutazione ha mostrato che quattro ospedali e un centro sanitario sono stati completamente distrutti, mentre altri 32 ospedali e 18 centri sanitari sono stati parzialmente danneggiati.

"Con le infrastrutture compromesse e il numero di pazienti in aumento, l'accesso all'assistenza sanitaria è diventato quasi impossibile in molte delle aree più colpite", ha dichiarato l'agenzia delle Nazioni Unite.

"Migliaia di persone hanno urgente bisogno di cure traumatologiche, interventi chirurgici e trattamenti per i focolai di malattia", ha dichiarato l'agenzia, avvertendo che il colera è un rischio particolare.

Secondo le Nazioni Unite, il terremoto ha aggravato una crisi umanitaria già molto profonda, con più di tre milioni di persone sfollate dalle loro case e quasi venti milioni di persone in stato di necessità prima del disastro.

La giunta militare birmana annuncia il cessate il fuoco

I militari del Myanmar hanno preso il potere nel 2021 dal governo democraticamente eletto di Aung San Suu Kyi, con un colpo di Stato che ha portato a una brutale guerra civile.

Tra i timori che i combattimenti in corso possano ostacolare gli sforzi degli aiuti, mercoledì l'esercito ha dichiarato un cessate il fuoco temporaneo fino al 22 aprile.

L'annuncio ha fatto seguito al cessate il fuoco temporaneo unilaterali annunciati dai gruppi di resistenza armata che si oppongono al governo militare. La giunta ha dichiarato che prenderà comunque le misure "necessarie" contro i gruppi se questi utilizzeranno il cessate il fuoco per riorganizzarsi, addestrarsi o lanciare attacchi.

Separatamente, la televisione di Stato ha annunciato che il leader della giunta Min Aung Hlaing lascerà il Myanmar giovedì per partecipare a un vertice regionale di nazioni dell'Asia meridionale a Bangkok, in Thailandia.

La sua partecipazione al vertice, confermata dal Ministero degli Esteri thailandese, rappresenta un raro viaggio all'estero per Min Aung Hlaing.

Da quando ha preso il potere Aung Hlaing è stato ostracizzato nella regione ed è oggetto di sanzioni occidentali e di un mandato di arresto da parte della Corte penale internazionale (Cpi). Il Myanmar non è membro della Cpi e la giunta ha respinto il mandato.

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