Con 66 voti favorevoli e 52 contrari la Knesset, il parlamento israeliano, ha approvato martedì il bilancio statale 2025. Proteste si sono verificate dentro e fuori dall'aula
Approvata alla Knesset, il parlamento israeliano, la legge di bilancio per il 2025 da 755 miliardi di shekel (190 miliardi di euro) con 66 voti a favore e 52 contrari.
L'approvazione è una vittoria per il governo del primo ministro Benjamin Netanyahu: il via libera è arrivato prima della scadenza del 31 marzo, superata la quale ci sarebbe stata l'automatica caduta dell'esecutivo. La maggioranza è stata raggiunta anche grazie al rientro del partito della destra ortodossa Otzma Yehudit dell'ex ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir nel governo israeliano, poco meno di due mesi dopo aver lasciato la coalizione. Il partito chiedeva la ripresa dell'offensiva nella Striscia di Gaza.
Manifestanti protestano contro approvazione bilancio
Fuori dal Parlamento israeliano ci sono state proteste e alcuni manifestanti sono stati arrestati. Le manifestazioni sono scoppiate davanti all'ufficio del primo ministro e alla Knesset a Gerusalemme, con i manifestanti che hanno bloccato le strade e costretto ministri e legislatori a raggiungere a piedi l'edificio parlamentare.
I manifestanti hanno anche chiesto di negoziare per ottenere il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Il leader dell'opposizione Yair Lapid ha condannato il bilancio, definendolo un "furto" e accusando il governo di aver tagliato il reddito e il futuro della classe media israeliana, sfruttando senza vergogna chi lavora, paga le tasse e presta servizio nell'esercito. Il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich ha criticato le proteste, definendole una "bancarotta dello Stato di diritto", e ha sollecitato l'intervento della polizia contro i manifestanti che bloccano l'accesso alla Knesset.