Newsletter Newsletters Events Eventi Podcasts Video Africanews
Loader
Seguiteci
Pubblicità

Tenenti (Unifil) a Euronews: in Libano meridionale violazioni quotidiane da parte di Israele

 Le forze di pace dell'UNIFIL mettono in sicurezza l'area di Khardali, nel Libano meridionale, dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, mercoledì 27 novembre 2024
Le forze di pace dell'UNIFIL mettono in sicurezza l'area di Khardali, nel Libano meridionale, dopo il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, mercoledì 27 novembre 2024 Diritti d'autore  أب
Diritti d'autore أب
Di Clara Nabaa & يورونيوز
Pubblicato il
Condividi questo articolo Commenti
Condividi questo articolo Close Button

Il portavoce di Unifil Andrea Tenenti commenta gli ultimi sviluppi sullo scontro tra Hezbollah e Israele. Sabato un nuovo raggio di razzi ha interessato la zona

PUBBLICITÀ

Alla luce della recente escalation di sicurezza al confine tra Libano e Israele, il portavoce della Forza interinale delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), Andrea Tenenti, intervistato da a Euronews, ha espresso profonda preoccupazione per gli sviluppi sul terreno, avvertendo del rischio che la regione scivoli verso uno scontro su larga scala.

"Oggi, per la prima volta, assistiamo al lancio di razzi e artiglieria da parte libanese, e questo è uno sviluppo molto grave", ha detto.

Continue violazioni del cessate il fuoco da parte di Israele

Anche dopo l'entrata in vigore del cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, il 27 novembre, la situazione nel sud non si è realmente calmata, ha dichiarato Tenenti, sottolineando che la regione è testimone di "violazioni quotidiane della Risoluzione 1701", tra cui la distruzione delle aree meridionali, gli attacchi aerei e l'uso intensivo di droni, che stanno mettendo a rischio la fragile tregua.

Dall'inizio dell'accordo fino a venerdì pomeriggio, l'UnifilL ha registrato più di 1.800 violazioni aeree della Risoluzione 1701, più di 650 violazioni della Linea Blu, la stragrande maggioranza da parte israeliana verso il Libano, e quasi 1.200 attività militari dell'esercito dello Stato ebraico a nord della suddetta linea.

La Linea Blu è una linea lunga 120 chilometri tracciata dalle Nazioni Unite dopo il ritiro delle forze israeliane dal Libano meridionale nel 2000, con l'obiettivo di stabilire un confine che separi il Libano da Israele e dalle alture siriane occupate del Golan. È vietato a qualsiasi parte attraversare questa linea via terra, mare o aria, in quanto si tratta di una violazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. L'Unifil monitora questa linea e riferisce periodicamente al Consiglio di Sicurezza sul grado di conformità alla risoluzione.

La missione "non ha monitorato le attività militari di Hezbollah nel sud del Libano negli ultimi mesi", nonostante abbia trovato "armi e munizioni che sono state segnalate all'esercito libanese", ha detto Tenenti, aggiungendo che quanto accaduto questa mattina "deve essere indagato".

La stabilità non può essere imposta se tutte le parti non si impegnano".

Il ripristino della stabilità nel Libano meridionale richiede un impegno reale di tutte le parti, ha affermato Tenenti. "Vediamo un impegno da parte delle forze armate libanesi e una chiara volontà da parte del nuovo governo libanese di ripristinare la stabilità. Ma questo da solo non è sufficiente, abbiamo bisogno di un impegno reale da parte di tutte le parti per raggiungere questo obiettivo", ha aggiunto.

Il portavoce Unifil ha sottolineato la necessità che l'esercito israeliano si ritiri dalle posizioni che ancora occupa all'interno del territorio libanese, come prerequisito per il ritorno ad una piena cessazione delle ostilità e per il ritorno sicuro dei civili nelle loro aree nel sud.

Tenenti ha inoltre invitato tutte le parti a esercitare la massima moderazione per evitare il ritorno alla spirale di violenza di cui la regione è stata testimone negli ultimi 15 mesi, osservando che "nessuno vuole che si ripeta quella scena" e che l'intervento della comunità internazionale e delle Nazioni Unite è necessario per evitare una nuova escalation.

Stretto coordinamento con l'esercito libanese

Tenenti ha sottolineato l'importanza degli sforzi della missione nel sostenere le Forze Armate Libanesi, che si sono ridispiegate nelle aree meridionali in cooperazione con le autorità libanesi e hanno mostrato un chiaro impegno nel tentativo di ripristinare la stabilità.

Il coordinamento tra l'Unifil e le Laf è "molto positivo", ha affermato, sottolineando che il lavoro congiunto si svolge quotidianamente, in particolare nelle operazioni di ridispiegamento nelle aree precedentemente sotto il controllo dell'esercito israeliano, dove la missione ha assistito nel posizionamento dell'esercito e ha fornito addestramento e sostegno allo sviluppo delle capacità per consentire alle istituzioni statali di ristabilire la loro autorità nel sud.

Tenento ha sottolineato che la missione delle forze di pace rimane essenziale data la fragilità della situazione e l'importanza di una parte neutrale che controlli e sostenga la stabilità. Le forze dell'Unifil svolgono quotidianamente compiti sul campo, tra cui la riapertura di strade, la fornitura di assistenza medica e umanitaria, la partecipazione alla rimozione di mine e ordigni inesplosi e il lavoro attraverso canali negoziali con entrambe le parti per ridurre le tensioni e prevenire l'escalation.

"Siamo fisicamente presenti sul terreno, monitorando, sostenendo e lavorando per garantire il rispetto della risoluzione 1701, ma la sua effettiva attuazione può essere raggiunta solo attraverso l'impegno delle parti interessate", ha concluso.

Vai alle scorciatoie di accessibilità
Condividi questo articolo Commenti

Notizie correlate

Israele attacca la missione Unifil in Libano, Crosetto: "Scelta precisa"

Libano, raid di Israele su Beirut e nel sud: morti e feriti, presidente Aoun chiede aiuto al mondo

Scontri sanguinosi tra Libano e Siria: cosa c'è in gioco e cosa si rischia