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Israele attacca la missione Unifil in Libano, Crosetto: "Scelta precisa"

Militari dell'Unifil in Libano
Militari dell'Unifil in Libano Diritti d'autore  Hussein Malla/Copyright 2025 The AP. All right reserved
Diritti d'autore Hussein Malla/Copyright 2025 The AP. All right reserved
Di Andrea Barolini
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Quattro granate sganciate a pochi metri da militari dell'Unifil in Libano. Dure reazioni internazionali, anche da parte dell'Italia

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La missione Unifil delle Nazioni Unite in Libano è stata attaccata dall'esercito israeliano. Quattro granate sono state sganciate proprio nei pressi delle forze di pace: il raid è stato definito "uno dei più gravi" contro il personale internazionale presente in territorio libanese.

Una granata esplosa a venti metri dai militari Unifil

"Alcuni droni delle Forze di Difesa Israeliane hanno sganciato quattro ordigni nei pressi delle forze di pace dell'Unifil impegnate a rimuovere i blocchi stradali che impedivano l'accesso a una postazione delle Nazioni Unite", ha dichiarato la stessa forza Onu. Una delle granate ha sfiorato i militari, esplodendo a meno di 20 metri di distanza.

L'Unifil ha precisato che l'esercito israeliano era stato avvisato dei lavori sulle strade nella zona, situata non lontano dal villaggio di Marwahin. “Qualsiasi azione che metta in pericolo le forze di pace e i loro beni, nonché qualsiasi interferenza con i compiti loro assegnati, è inaccettabile e costituisce una grave violazione della Risoluzione 1701 e del diritto internazionale”, ha aggiunto la forza militare delle Nazioni Unite.

Crosetto accusa Israele: "L'attacco una scelta precisa"

Numerose le reazioni a livello internazionale. In Italia il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha condannato i raid ricordando che l'Unifil “lavora per garantire sicurezza e stabilità del Libano”. Allo stesso modo, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato che si tratta di un fatto "grave" e che "non si tratta di un errore o di una cosa accaduta indipendentemente dalla volontà dell'esercito di Israele, bensì di una scelta precisa”.

Tel Aviv ha risposto di non aver aperto il fuoco in modo deliberato contro i militari internazionali, ma di aver puntato contro una presenza sospetta nella zona, non meglio identificata.

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