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La Francia è pronta a trasferire 200 trafficanti di droga in prigioni "completamente isolate"

Vista del nuovo edificio D2 del carcere maschile di Fleury-Merogis, a sud di Parigi, inaugurato dal ministro della Giustizia francese Rachida Dati, il 27 ottobre 2008.
Vista del nuovo edificio D2 del carcere maschile di Fleury-Merogis, a sud di Parigi, inaugurato dal ministro della Giustizia francese Rachida Dati, il 27 ottobre 2008. Diritti d'autore  AP Photo
Diritti d'autore AP Photo
Di Estelle Nilsson-Julien
Pubblicato il
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La mossa fa parte del giro di vite dato dal ministro della Giustizia Gérald Darmanin sul traffico di droga nel Paese

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Il ministro della Giustizia francese Gérald Darmanin ha annunciato che la Francia imprigionerà 200 trafficanti di droga in due prigioni di massima sicurezza. In un'intervista rilasciata giovedì sera all'emittente France 2, Darmanin ha dichiarato di aver "deciso di colpire duro".

Il ministro, che ha fatto della lotta al traffico di droga una priorità assoluta da quando ha assunto il ruolo a dicembre, ha detto che le strutture saranno rinnovate per renderle "completamente ermetiche".

Alcuni dei trafficanti di droga saranno ospitati in una prigione a Vendin-le-Vieilby, nel dipartimento Pas-de-Calais, nel nord della Francia, entro la fine di luglio. I restanti prigionieri saranno inviati in una struttura a Condé-sur-Sarthe, nel dipartimento occidentale dell'Orne, entro la metà di ottobre, ha aggiunto Darmanin.

"Si tratta di 200 trafficanti di droga, che entro il 15 ottobre saranno completamente isolati dal resto della società", ha detto. Questo rappresenta un tentativo di impedire ai trafficanti di droga di continuare le loro attività criminali dal carcere.

Sebbene il piano di Darmanin preveda il trasferimento dei detenuti per liberare spazio nelle due carceri, ha confermato che alcuni prigionieri non saranno trasferiti.

"Lasceremo le persone più pericolose per il mondo esterno al loro posto", ha dichiarato. "Persone pericolose come trafficanti di droga, ma anche terroristi islamici".

Il ministro della Giustizia francese si è rivolto ai suoi colleghi europei per avere consigli su come affrontare al meglio il traffico di droga.

Il mese scorso ha visitato le carceri italiane e ha incontrato il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Giovanni Melillo.

Secondo il Ministero degli Interni francese, lo scorso anno 110 persone sono morte e 341 sono rimaste ferite a causa del traffico di droga.

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