Nonostante il futuro della Siria sia ancora incerto, per molti siriani la caduta di Assad ha portato speranza per la prima volta dopo decenni di regime
L’8 Dicembre 2024 il presidente siriano Bashar al-Assad abbandonava Damasco mettendo fine a ventiquattro anni alla guida della Repubblica Araba di Siria, di cui almeno dodici di guerra civile che hanno lasciato il Paese distrutto.
Dopo la repentina e improvvisa caduta dell’ex presidente sotto l'avanzata di un’articolata coalizione di milizie ribelli, i residenti di Aleppo riflettono sugli orrori inflitti ai cittadini e la devastazione della città sotto il controllo di Assad.
Il futuro di Aleppo, devastata dal regime di Assad
Il dottor Diab, 84 anni, è stato costretto a fuggire da casa sua mentre Aleppo veniva bombardata. Molte delle persone che il dottor Diab conosceva sono state uccise in questi anni, tra cui la nipote di nove anni che ha seppellito a mani nude, insieme a migliaia di bambini.
Innumerevoli anche i siriani scomparsi nel sistema carcerario del regime. Ali, residente ad Aleppo, è tra gli arrestati e incarcerati per accuse infondate.
Con Assad in esilio in Russia, si indaga sulle atrocità commesse dalle forze dell'ex presidente, sulle fosse comuni e su una serie di prigioni gestite da militari, agenzie di intelligence e sicurezza note per torture, esecuzioni di massa e condizioni brutali.
Nonostante il futuro incerto della Siria, per molti la caduta della dittatura ha portato speranza dopo anni di buio.