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Trump scherza sull'ipotesi del Canada 51esimo Stato Usa, "è una grande idea"

Donald Trump e Justin Trudeau durante il vertice Nato a Watford, Hertfordshire, Regno Unito, 4 dicembre 2019
Donald Trump e Justin Trudeau durante il vertice Nato a Watford, Hertfordshire, Regno Unito, 4 dicembre 2019 Diritti d'autore  Frank Augstein/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Frank Augstein/Copyright 2019 The AP. All rights reserved
Di Maria Michela D'Alessandro
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La sopravvivenza politica del primo ministro canadese Justin Trudeau sembra fragile, dopo che la sua ministra delle Finanze, Chrystia Freeland, ha rassegnato le dimissioni. Dietro la motivazione le differenze inconciliabili su come affrontare al meglio le minacce tariffarie di Trump

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Donald Trump torna a mettere il Canada nel mirino, rilanciando l'ipotesi che diventi il 51esimo stato Usa: "Nessuno sa rispondere perché sovvenzioniamo il Canada con oltre 100.000.000 dollari all'anno? Non ha senso! Molti canadesi vogliono che il Canada diventi il 51esimo Stato. Risparmierebbero molto sulle tasse e sulla protezione militare. Penso che sia una grande idea. 51esimo Stato!!!", ha scritto il presidente eletto sul suo Truth Social. 

Secondo un sondaggio di Leger, il 13 per cento dei canadesi vorrebbe che il Paese diventasse uno Stato degli Stati Uniti.

La dichiarazione di Trump non è nuova: la stessa battuta è stata pronunciata durante una cena nel resort di Mar-a-Lago a fine novembre, suscitando le risate del pubblico. Dopo il suo commento Trump ha chiamato il primo ministro Justin Trudeau "governatore" del Canada sulla sua piattaforma social, usato normalmente proprio per i governatori americani.

Canada: governo Trudeau in crisi dopo dimissioni di un ministro

I commenti di Trump arrivano mentre Trudeau è alle prese con quella che sembra essere una crisi di governo dopo le dimissioni della vice premier e ministra delle Finanze canadese Chrystia Freeland. Il passo indietro dall'incarico è arrivato a pochi giorni dalle tensioni tra Donald Trump e il governo di Ottawa sui nuovi dazi che il presidente eletto ha minacciato di imporre sulle importazioni. 

"Il nostro Paese sta affrontando una seria sfida", ha scritto Freeland nella sua lettera di dimissioni nella quale spiega che bisognerebbe essere conservativi oggi per essere pronti per una possibile guerra dei dazi in futuro.

Per la vice premier, le recenti decisioni di spesa prese da Trudeau - secondo alcuni per aumentare la sua popolarità e quella del partito - tra cui un'esenzione fiscale sulle vendite e l'invio di assegni ai contribuenti, minano la capacità economica del Canada di affrontare la minaccia dei dazi di Trump. La lettera di Freeland è una forte critica alle politiche del premier e anche la prima pubblica da parte di un membro del suo governo.re.

A fine novembre Trump ha dichiarato che avrebbe imposto una tassa del 25 per cento su tutti i prodotti che entrano nel Paese dal Canada e dal Messico, nel tentativo di combattere l'immigrazione illegale e la crisi del fentanyl negli Stati Uniti.

Gli economisti hanno avvertito che i dazi potrebbero danneggiare in modo significativo l'economia canadese.

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