Il segretario generale della Nato Mark Rutte ha sottolineato che l'aiuto di Mosca agli sforzi nucleari di Pyongyang rappresenta una minaccia per la sicurezza globale
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Il segretario generale della Nato Mark Rutte, ha dichiarato mercoledì che "non dovremmo essere ingenui" riguardo al sostegno del Cremlino al programma nucleare di Pyongyang.
"Ci sono tutte le ragioni per affermare che la tecnologia nucleare e missilistica sta confluendo nella Corea del Nord", ha detto ai giornalisti a Bruxelles, aggiungendo che il rischio nucleare "non è solo una minaccia per noi qui, ma anche per la terraferma degli Stati Uniti e naturalmente per la regione".
Timori nella Nato per le mosse della nuova amministrazione Trump
Il capo della Nato ha parlato dopo che i ministri degli Esteri di 32 Paesi membri si sono incontrati a Bruxelles, con discussioni su un ulteriore sostegno all'Ucraina in cima alla loro agenda.
L'incontro sarà probabilmente l'ultima riunione di alto livello della Nato a cui parteciperà il segretario di Stato statunitense Antony Blinken prima che l'amministrazione Biden lasci il posto alla nuova amministrazione Trump il mese prossimo.
Secondo il dipartimento di Stato statunitense, Blinken mira a rafforzare il sostegno degli alleati a Kiev in vista del ritorno del presidente eletto Donald Trump alla Casa Bianca.
Tra i timori che Trump possa ritirare i principali aiuti statunitensi all'Ucraina quando entrerà in carica, Rutte ha parlato con il presidente eletto in Florida. Rutte gli ha detto che la Cina, la Corea del Nord e l'Iran si stanno schierando dalla parte della Russia, mettendo a rischio gli Stati Uniti e la regione dell'Asia-Pacifico.
"Ogni volta che arriviamo a un accordo sull'Ucraina, deve essere un buon accordo, perché non possiamo mai dare il cinque a Kim Jong-un, Xi Jinping e chiunque altro", ha detto Rutte a Bruxelles mercoledì, aggiungendo che questo incoraggerebbe solo i leader della Corea del Nord e della Cina ad approvare l'uso della forza altrove.
La Nato ha bisogno di una collaborazione più stretta con i Paesi esterni all'alleanza
Quando gli è stato chiesto di parlare delle minacce nucleari della Russia, tuttavia, Rutte ha accusato il Cremlino di "giocare a sciabola".
"La Russia vuole che discutiamo della sua capacità nucleare. E noi non vogliamo perdere tempo su questo", ha detto. "Dobbiamo assicurarci che la nostra deterrenza sia forte, ed è forte. Possiamo rispondere a qualsiasi avversario, a qualsiasi nemico che cerchi di farci del male", ha dichiarato il segretario generale.
Il presunto sostegno russo al programma nucleare di Pyongyang, così come il coinvolgimento delle truppe nordcoreane nella guerra della Russia contro l'Ucraina, richiede una più ampia collaborazione tra la Nato e i Paesi esterni all'alleanza. Rutte ha descritto le relazioni tra la Nato e la Corea del Sud come "di ferro", nonostante le notizie di un aumento delle tensioni all'interno del governo del Paese.
Il presidente Yoon Suk-yeoul sta rischiando l'impeachment dopo aver tentato di introdurre la legge marziale, una mossa che è stata rapidamente bloccata da proteste di massa e dall'opposizione politica dei legislatori. "Credo che l'annuncio della fine della legge marziale indichi il costante impegno della Corea del Sud nei confronti dello Stato di diritto", ha dichiarato Rutte.
"La Corea del Sud è un forte sostenitore dell'Ucraina e mi aspetto che rimanga tale. La nostra partnership con Seul si è approfondita con l'aumento delle minacce globali negli ultimi due anni", ha concluso il segretario generale.