Decine di attacchi aerei israeliani hanno colpito il Libano giovedì, feriti soldati Unifil. Si espandono le operazioni nel nord di Gaza, decine di vittime
Diversi attacchi aerei hanno colpito i sobborghi meridionali di Beirut giovedì, tra cui uno su un sito adiacente l'unico aeroporto internazionale del Libano. L'esercito israeliano aveva emesso un avviso di evacuazione per il sito, affermando che vi si trovavano strutture di Hezbollah, senza fornire ulteriori dettagli.
Il leader di Hezbollah, Naim Kassem, ha dichiarato in un discorso trasmesso mercoledì che il gruppo militante libanese è aperto a negoziati per il cessate il fuoco solo quando “il nemico smetterà di aggredire”. Il suo discorso ha marcato il periodo di lutto di 40 giorni, decretato dal movimento dopo l'uccisione mirata dell'ex leader di Hezbollah Hassan Nasrallah.
Media statali libanesi riportano che un drone israeliano ha colpito un'auto a un posto di blocco dell'esercito nella città portuale meridionale di Sidone, ferendo diversi militari, tra cui membri delle missione di pace delle Nazioni Unite in Libano, Unifil.
L'Unifil ha confermato in un comunicato che un convoglio con a bordo dei Caschi blu, appena arrivati nel sud del Libano, è stato attaccato e che cinque sono rimasti lievemente feriti. La Malesia ha poi parlato di sei soldati feriti, tutti parte del suo contingente.
“Ricordiamo a tutti gli attori l'obbligo di evitare azioni che mettano in pericolo le forze di pace o i civili"”, si legge nel comunicato.
Nelle ultime ore i razzi sparati da Hezbollah sul nord di Israele hanno causato almeno due morti.
Morti tra gli sfollati a ovest di Gaza city, Francia: "Raid su Striscia contro interessi di Israele"
Sempre giovedì l'esercito israeliano ha annunciato di avere ampliato la nuova operazione di terra cominciata da circa un mese nel nord di Gaza, dove Israele ritiene che i militanti di Hamas si siano riorganizzati.
I soccorritori palestinesi affermano che Israele ha colpito una scuola trasformata in rifugio gestito dalle Nazioni Unite nel campo di Shati, sulla costa poco fuori Gaza City, uccidendo 14 persone e ferendone decine. Fonti mediche citate dai media locali parlano di altre vittime in altre località della Striscia.
Poco dopo l'attacco, l'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di buona parte dell'area a ovest della città, seminando il panico tra i palestinesi che negli ultimi giorni sono sfollati in quelle aree per evitare l'offensiva più a nord.
In visita in Israele - a poche ore dalle proteste a Gerusalemme contro il capo del governo, Benjamin Netanyahu e la sua decisione di rimuovere il ministro della Difesa Gallant -il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha dichiarato di vedere "le condizioni per muoversi nelle prossime settimane verso una soluzione diplomatica dell'attuale conflitto"
"Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump" ha aggiunto Barrot, “non ha mai nascosto il suo desiderio di porre fine alle interminabili guerre in Medio Oriente”.
La visita del diplomatico francese, giovedì, è arrivata nel giorno in cui il Parlamento israeliano ha approvato una legge che consente di deportare i familiari degli accusati di terrorismo nella Striscia di Gaza o in altre località, compresi i cittadini arabo-israeliani (anche noti come Palestinesi del '48) e i palestinesi residenti a Gerusalemme Est.