Molti georgiani temono che la rielezione del partito al governo Sogno georgiano possa spegnere del tutto le aspirazioni di adesione all'Ue. I rapporti si sono raffreddati dopo l'introduzione di una legge di ispirazione russa sulle influenze straniere
Le elezioni di sabato in Georgia sono ritenute decisive per il futuro del Paese, tra le aspirazioni di adesione all'Ue e l'influenza della Russia.
Il partito filorusso al governo da 12 anni, Sogno georgiano del miliardario Bidzina Ivanishvili, ha presentato le elezioni parlamentari come una scelta fra pace e guerra e ha accusato gli avversari di voler trascinare il Paese nel conflitto russo-ucraino.
L'opposizione guidata dalla presidente filoeuropea Salome Zourabichvili sostiene invece che rappresentino un bivio che porta o alla Russia o all'Europa.
Il clima è dei più tesi nell'ex Repubblica sovietica, dopo che la presidente Zourabichvili si è rifiutata di firmare leggi molto restrittive varate dall'esecutivo e ispirate dal Cremlino che hanno come obiettivo le ong, i media e la comunità Lgbtq+. Proposte di legge che l'Ue ritiene minino i diritti fondamentali dei georgiani e che sicuramente avrebbero gravi ripercussioni sul percorso che la Georgia sta compiendo per entrare nel blocco.
Gli ostacoli all'adesione all'Ue
Dal febbraio 2022 con l'invasione russa dell'Ucraina, le politiche di Sogno georgiano si sono sempre più allontanate dall'Occidente e una vittoria alle elezioni potrebbe avvicinare ancora di più il Paese a Mosca.
A dicembre 2023 l'Ue aveva concesso lo status di candidato ufficiale all'adesione, ma nell'agosto scorso Bruxelles ha sospeso a tempo indeterminato l'iter dopo che il governo ha approvato una "legge di ispirazione russa" sulle influenze straniere che reprime la libertà di parola e ha portato a manifestare migliaia di persone. La legge prevede che media e ong finanziati dall'estero debbano registrarsi come agenti stranieri.
In caso di sconfitta del suo partito, Zourabichvili ha detto che "sarebbe come tornare a un passato in cui la Georgia non ha più la sua completa sovranità e la sua completa indipendenza. Non dobbiamo dimenticare che la Russia, oggi, occupa il 20 per cento dei nostri territori".
Perquisizioni e sondaggi inaffidabili
Giovedì il servizio investigativo del ministero delle Finanze ha perquisito la sede della società statunitense Concentrix nella capitale Tbilisi e le abitazioni di diverse persone, fra cui quella del politico dell'opposizione Giorgi Noniashvili.
La presidente georgiana ha definito le perquisizioni un "tipico atto di pressione psicologica" per spaventare i cittadini e impedire loro di andare a votare. "Sappiamo che cosa sta accadendo, sappiamo che dobbiamo sopportarlo, non dobbiamo averne paura. Queste azioni avvengono solo perché la gente abbia paura, perché qualcuno non vada a votare. Tutte queste azioni sono solo manipolazioni psicologiche, che secondo me sulla popolazione della Georgia, che è molto esperta in tutto questo, non funzionano, non funzionano più e non funzioneranno più", ha affermato Zourabichvili.
La presidente spera che la popolazione georgiana, che negli ultimi tre decenni si è espressa per l'80 per cento a favore dell'Europa, "non la rinnegherà improvvisamente". Avverte anche del pericolo di brogli.
I sondaggi in Georgia non sono considerati affidabili. Tutte le rilevazioni sulle intenzioni di voto danno in testa Sogno georgiano, l'ultima addirittura con oltre il 60 per cento di consensi. Una vittoria però non garantirebbe al partito di governo di riuscire ad avere una maggioranza assoluta. La formazione di un esecutivo appare impossibile, visto che tutti i partiti d'opposizione hanno chiarito che non intendono collaborare.