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Investimenti delle famiglie in Europa: Danimarca e Svezia in testa, Italia al quarto posto

FILE. Vista della sala di sorveglianza di Euronext France. 21 marzo 2021.
FILE. Vista della sala di sorveglianza di Euronext France. 21 marzo 2021. Diritti d'autore  AP/Thomas Padilla
Diritti d'autore AP/Thomas Padilla
Di Servet Yanatma
Pubblicato il
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Gli investimenti degli europei nei mercati dei capitali variano notevolmente, sia come quota del prodotto nazionale che per persona. Danimarca, Svezia e Paesi Bassi sono nettamente i primi in entrambe le misure. Italia quarta

Gestire il denaro in modo efficace è fondamentale per la sicurezza finanziaria, anche se non sempre è chiaro quale sia il metodo migliore per ottenere rendimenti elevati. In generale, gli europei investono in un numero inferiore di azioni rispetto alle controparti americane, preferendo invece risparmiare su conti bancari.

In tutta l'Ue, le abitudini di investimento restano comunque molto diverse, influenzate sia dalle offerte di mercato sia dalla diversa percezione culturale del denaro.

L'Associazione per i mercati finanziari in Europa (Afme) utilizza un "Indicatore di investimento nel mercato familiare" per misurare la quota di risparmio delle famiglie convogliata verso strumenti del mercato dei capitali.

L'indicatore analizza il valore degli strumenti finanziari detenuti dagli europei come quota del Pil. Tra gli strumenti inclusi nel calcolo ci sono azioni, quote di fondi d'investimento (come gli ETF), obbligazioni, riserve assicurative sulla vita e fondi pensione. Sono esclusi contanti, depositi e azioni non quotate.

"Queste opzioni (strumenti basati sul mercato) offrono generalmente rendimenti più elevati a lungo termine rispetto ai conti bancari tradizionali, che spesso perdono valore rispetto all'inflazione", ha dichiarato a Euronews Business un portavoce dell'Afme.

Danimarca e Svezia in testa

Secondo il rapporto Capital Markets Union dell'Afme, nella prima metà del 2025 le attività finanziarie delle famiglie nell'Ue erano quasi pari al Pil del blocco, raggiungendo il 94 per cento del valore complessivo.

Il rapporto arriva mentre l'Ue discute su come strutturare al meglio i mercati dei capitali per facilitare gli investimenti nei settori strategici del blocco.

Tra i Paesi dell'Unione, il rapporto varia dal 16 per cento della Romania al 194 per cento di Danimarca e Svezia. I Paesi Bassi seguono con il 164 per cento.

Questi tre Paesi si collocano ben al di sopra degli altri, mentre l'Italia, al quarto posto, registra un rapporto del 119 per cento.

In fondo alla classifica, la quota di risparmio in strumenti di mercato sul Pil è del 16 per cento in Romania, seguita dalla Lituania con il 18 per cento e dalla Bulgaria con il 20 per cento.

Il rapporto è del 122 per cento nel Regno Unito, che non fa più parte dell'Ue.

I Paesi con alti livelli di investimento "combinano tipicamente tre elementi", ha affermato il portavoce dell'Afme. "Si tratta di sistemi pensionistici ben sviluppati (ad esempio Paesi Bassi, Stati Uniti e Paesi nordici), agevolazioni fiscali sugli investimenti e conti di investimento semplici e facilmente accessibili".

L'Afme ha evidenziato il conto di risparmio per investimenti (ISK) svedese come un esempio efficace di come la politica possa incentivare l’investimento dei cittadini. Secondo il gruppo, questi conti permettono di investire in modo semplice e fiscalmente efficiente in azioni, ETF e fondi.

Il portavoce ha sottolineato che i Paesi privi di queste caratteristiche registrano spesso minore partecipazione ai mercati dei capitali, con cittadini che si limitano a conti di risparmio a basso rendimento.

Risparmi sui mercati dei capitali per persona

Oltre ai rapporti, i dati dell'Afme mostrano anche l'entità degli investimenti. Nella prima metà del 2025, le attività finanziarie delle famiglie per persona nell'Ue erano in media di 42.069 euro.

Tra i membri dell'Ue, la cifra varia da 2.880 euro in Romania a 150.034 euro in Danimarca.

I risparmi sui mercati dei capitali per persona superano i 100.000 euro anche nei Paesi Bassi e in Svezia. Il Lussemburgo si colloca al quarto posto con 76.937 euro, a dimostrazione del divario rispetto ai primi tre Paesi.

Nove Paesi dell'Ue, circa un terzo del blocco, hanno meno di 10.000 euro di risparmi pro capite nei mercati dei capitali. Oltre alla Romania, si tratta di Bulgaria, Polonia, Lituania, Grecia, Lettonia, Estonia, Slovacchia e Slovenia.

La cifra nel Regno Unito è di 75.463 euro, la più alta tra le prime cinque economie europee.

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