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Cambogia, maternità surrogata: arrestate decine di donne pronte a gestazione per altri

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Image Diritti d'autore  AP Photo/Fabian Bimmer
Diritti d'autore AP Photo/Fabian Bimmer
Di Oman Al Yahyai
Pubblicato il
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Un tempo polo di attrazione per la maternità surrogata a prezzi accessibili, la Cambogia ha vietato la pratica nel 2016 a causa delle preoccupazioni legate al traffico di esseri umani, ma ancora combatte con situazioni di illegalità a causa dell'alta domanda internazionale

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La gestazione per altri retribuita è un metodo di procreazione assistita molto popolare in tutto il mondo, ma con l'inasprimento dei controlli da parte dei Paesi sui rischi di sfruttamento sta diventando sempre più difficile da perseguire per i futuri genitori.

Nei Paesi occidentali accedere al procedimento può costare tra i 50mila e i 200mila euro. Di conseguenza alcuni europei si rivolgono ai Paesi in via di sviluppo, dove è possibile trovare madri surrogate a prezzi più accessibili.

Tra le destinazioni più gettonate c'era la Cambogia, dove la maternità surrogata si è diffusa dopo che la pratica è stata fortemente limitata in Paesi vicini come la Thailandia, l'India e il Nepal più di dieci anni fa. Come spiega Bill Houghton, fondatore dell'agenzia Sensible surrogacy, quando le agenzie sono costrette a chiudere a causa dei divieti locali spesso si trasferiscono nella destinazione più vicina senza leggi restrittive.

"La gestazione per altri è cresciuta negli ultimi tempi perché è diventata più conosciuta, la disponibilità è aumentata, anche grazie alle celebrità che hanno intrapreso questa strada e hanno reso pubblico il modo in cui hanno formato le loro famiglie, il che aumenta la domanda", spiega Houghton.

Le storie di clienti provenienti dall'esterno dell'Asia sono numerose e le agenzie cambogiane come Shenzhou zhongtai avevano facilitato l'accesso alla pratica per clienti provenienti da tutto il mondo.

Liang Bo, presidente di Shenzhou zhongtai, ricorda le coppie russe affette da Hiv che hanno avuto figli tramite maternità surrogata in Cambogia. Una coppia olandese ha avuto un figlio attraverso una madre surrogata cambogiana di nome Bopha, che rimane in contatto con i genitori e riceve regolarmente aggiornamenti sul bambino.

Ma lungi dall'accogliere con favore l'afflusso di stranieri pronti a pagare donne che portino in grembo un bambino per loro, il governo cambogiano ha vietato la pratica nel 2016 e ora ha deciso di dare un giro di vite per evitare situazioni illegali e di sfruttamento.

Le autorità cambogiane indagano sui casi di gpa illegale

La Cambogia lotta da tempo contro il traffico di esseri umani, in particolare in relazione alle truffe online e al lavoro forzato, e il problema ha danneggiato gravemente l'immagine del Paese. Secondo le autorità cambogiane spesso i trafficanti adescano anche donne vulnerabili per ottenere una maternità surrogata illegale o altre situazioni di sfruttamento.

Queste donne vengono spesso attirate in Cambogia dall'estero, come dimostra un recente caso particolarmente drammatico in cui la polizia ha fatto irruzione in una villa nella provincia di Kandal, vicino a Phnom Penh, scoprendo 24 donne straniere, molte delle quali già incinte, accusate ai sensi della legge cambogiana di tratta di esseri umani e di sfruttamento sessuale.

Le donne sono state affidate a un ospedale di Phnom Penh e potrebbero rischiare da due a cinque anni di carcere dopo il parto. Tra loro ci sono 13 donne filippine incinte, accusate di aver lavorato illegalmente come madri surrogate in Cambogia dopo essere state reclutate online. I funzionari cambogiani considerano queste donne come criminali che hanno cospirato con gli organizzatori per agire come madri surrogate e vendere i bambini a scopo di lucro.

L'inasprimento delle leggi sulla gestazione per altri non riguarda solo i Paesi di destinazione, ma anche i Paesi di origine dei genitori che cercano madri surrogate all'estero. L'Italia ha recentemente criminalizzato la gestazione per altri anche se praticata all'estero, aggiungendosi a un elenco crescente Paesi che cercano di porre un freno a questa pratica.

Stefano e Alessandro posano per una foto con la figlia durante un flashmob pro-gpa a Roma, 5 aprile 2024
Stefano e Alessandro posano per una foto con la figlia durante un flashmob pro-gpa a Roma, 5 aprile 2024 AP Photo/Alessandra Tarantino

La pressione economica e sociale dietro la disponibilità delle donne filippine

Il destino delle 13 donne filippine incinte arrestate in Cambogia rimane incerto, ma la loro situazione getta luce sul lato oscuro della gestazione per altri internazionale.

Stefani Albert, specialista in donne, pace e sicurezza nelle Filippine, ha spiegato che i filippini, soprattutto le donne, costituiscono una parte significativa della forza lavoro migrante globale. Sono rappresentati in modo sproporzionato in settori come il lavoro domestico, l'assistenza e l'industria dei servizi.

Anche se la maternità surrogata non è così comune, il caso delle donne filippine in Cambogia evidenzia la loro necessità di sostenere se stesse e le loro famiglie. "Spesso viene promessa loro una somma di denaro significativa e, per la disperazione di una vita migliore, accettano l'offerta, anche se comporta dei rischi", ha dichiarato Albert.

Secondo Euronews queste donne sono spinte a fare da madri surrogate dalle limitate opportunità di lavoro, dalla mancanza di assistenza sanitaria e dalla scarsa sicurezza sociale nelle Filippine. Portando in grembo un bambino hanno accesso a cure mediche migliori e a un compenso economico che altrimenti farebbero fatica a ottenere.

"I casi di maternità surrogata delle donne filippine mostrano la forte pressione economica che devono affrontare", afferma Albert.

Inoltre, come spiega la Houghton, la scarsa qualità dell'istruzione nelle aree rurali fa sì che le donne che accettano di diventare madri surrogate spesso non siano pienamente informate sui potenziali rischi e sulle implicazioni delle loro decisioni.

"A volte non capiscono i contratti che si offrono di firmare e i termini dell'accordo a cui partecipano - spiega -. Vengono date loro enormi somme di denaro senza una reale comprensione di ciò che comporta".

Il futuro della gestazione per altri in Cambogia

Il governo cambogiano continua a reprimere questa pratica, considerando la gestazione per altri retribuita come una forma di traffico di esseri umani che tratta i bambini come merce.

Secondo Chou Bun Eng, vice ministro degli Interni della Cambogia, le trattative per la maternità surrogata spesso svalutano i bambini. Il governo ha promesso di monitorare da vicino le madri surrogate e di arrestare chiunque tenti di far uscire i bambini dal Paese. Tuttavia, le agenzie continuano a operare clandestinamente, lasciando i genitori intenzionali e le madri surrogate in una zona grigia dal punto di vista legale ed etico.

Eppure, la domanda globale di gestazione per altri a prezzi accessibili persiste, sollevando interrogativi sul futuro di questa pratica controversa e sulle sue implicazioni per le donne dei Paesi in via di sviluppo.

Secondo Houghton finché le coppie continueranno a soffrire di infertilità, la domanda di maternità surrogata rimarrà alta, ed è fondamentale che le agenzie e i futuri genitori comprendano appieno il quadro giuridico che regola la pratica in un determinato Paese.

Houghton consiglia alle agenzie e alle persone in cerca di madri surrogate di "identificare le giurisdizioni in tutto il mondo che sostengono esplicitamente i genitori e sostengono esplicitamente la madre surrogata".

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