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Bombe israeliane sulla Striscia di Gaza e Beirut, almeno 11 feriti ad Haifa per i razzi di Hezbollah

Gli effetti di un attacco aereo israeliano sul quartiere meridionale di Beirut di Dahiyeh, Libano, 6 ottobre 2024
Gli effetti di un attacco aereo israeliano sul quartiere meridionale di Beirut di Dahiyeh, Libano, 6 ottobre 2024 Diritti d'autore  Bilal Hussein/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Bilal Hussein/Copyright 2024 The AP. All rights reserved
Di Michela Morsa & Gabriele Nunziati
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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L'Iran è in allerta per una possibile rappresaglia di Israele, che teme invece attacchi per l'anniversario del 7 ottobre. Domenica in un nuovo attentato è rimasta uccisa un'agente, mentre è salito a sette, con la morte di un cittadino italo-israeliano, il bilancio delle vittime dell'attacco a Jaffa

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Non si fermano attacchi e combattimenti nella Striscia di Gaza e in Libano a un anno dall'inizio del conflitto, sull'orlo di un'ulteriore escalation con i leader israeliani che minacciano l'Iran di sferrare un attacco di rappresaglia per il lancio di 180 missili sul territorio israeliano lo scorso martedì.

Domenica, infatti, le autorità iraniane avevano ordinato lo stop al traffico aereo in alcuni aeroporti del Paese, anche i due principali della capitale Teheran, dalle 21 fino alle 6 di lunedì mattina, probabilmente per precauzione di fronte al sospetto di un imminente attacco israeliano. Ma già poche ore dopo i media statali hanno confermato la ripresa regolare delle operazioni aeroportuali.

Anche le autorità israeliane sono allerta per possibili attacchi che coincidano con il primo anniversario del 7 ottobre. L'esercito israeliano ha riferito di prevedere un possibile raggio di razzi a lungo raggio dalla Striscia di Gaza.

Domenica un'agente della polizia di frontiera è stata uccisa e dieci persone sono rimaste ferite in un sospetto attacco territoristico alla stazione centrale degli autobus di Be'er Sheva, una città nel deserto del Negev, nel sud di Israele. Dalle prime informazioni, sembra che l'assalitore, ucciso subito dopo dalle forze dell'ordine, abbia accoltellato l'agente e poi le abbia sottratto la pistola e sparato alle persone presenti.

Lo scorso primo ottobre due uomini armati hanno compiuto un attacco terroristico nei pressi di una fermata della metro leggera a Jaffa, nell'area urbana di Tel Aviv. Il bilancio delle vittime dell'aggressione era di sei persone, ma domenica pomeriggio l'ambasciata italiana a Tel Aviv ha confermato una settima vittima, un cittadino italo-israeliano di 33 anni. I due aggressori erano stati uccisi dalla polizia pochi attimi dopo l'attacco.

Cinque feriti per i razzi di Hezbollah su Haifa

Lunedì mattina i media israeliani hanno riferito che almeno dieci persone sono rimaste ferite in attacchi missilistici di Hezbollah contro la città israeliana di Haifa, nel nord di Israele, e un'altra nella vicina città di Tiberiade, domenica notte. Hezbollah ha dichiarato di aver preso di mira una base militare israeliana nei pressi di Haifa. Anche lunedì mattina il gruppo radicale libanese ha continuato a lanciare razzi verso l'Alta Galilea.

Anche Hamas ha affermato di aver lanciato dei razzi ma nel sud di Israele. Le Brigate Ezzedine al-Qassam hanno dichiarato che i suoi combattenti hanno sparato contro “raduni nemici” al valico di Rafah, al valico di Kerem Shalom e al kibbutz Holit, vicino al confine con Gaza.

Nel frattempo gli attacchi israeliani in Libano continuano a causare morti. I jet israeliani hanno bombardato una casa nella città di Srifa, un villaggio nel sud-est del Libano, uccidendo almeno quattro persone, secondo quanto riportato dai media locali.

Nel fine settimana l'Idf ha ampliato le sue operazioni nel Paese, effettuando per la prima volta un attacco nel nord, sul campo profughi palestinese della città di Tripoli - nel quale è rimasto ucciso un leader del braccio armato di Hamas, sua moglie e due bambini - mentre nel sud le truppe israeliane continuano con l'operazione di terra.

L'esercito ha ordinato una "zona militare chiusa" intorno a tre città israeliane al confine e ha emesso un nuovo ordine di evacuazione per i residenti di 25 centri abitati nel Libano meridionale.

Da giorni anche la capitale libanese subisce pesanti attacchi, soprattutto nella sua periferia meridionale, nelle aree di Santa Teresa, di Burj al Barajneh e di Dahiyeh, considerata una roccaforte di Hezbollah a Beirut. Immagini e video mostrano enormi esplosioni di fuoco arancione e fumo alzarsi dagli edifici della zona. Non è ancora noto il bilancio delle vittime.

Israele attacca la Striscia di Gaza: decine di morti a Deir al-Balah e Jabalia

Israele è tornata ad attaccare Deir al Balah, nel centro della Striscia di Gaza. L'Idf ha confermato all'inizio di lunedì di aver colpito l'ospedale al Aqsa, l'unico funzionante nell'area, sostenendo che era diventato la base di un “complesso di comando e controllo” di Hamas. Al Jazeera ha riferito che undici persone sono rimaste ferite nell'attacco, che ha preso di mira le tende degli sfollati che si rifugiavano nel terreno

Già un attacco avvenuto nella notte tra sabato e domenica contro una moschea e una scuola ha ucciso almeno 26 persone e provocato decine di feriti. Il numero delle vittime potrebbe aumentare perché le due strutture, vicine all'ospedale al Aqsa, erano state adibite a rifugio per gli sfollati. Anche in questo caso Israele ha detto di aver colpito obiettivi militari senza fornire prove.

Per la prima volta da mesi,domenica le forze israeliane hanno poi lanciato una nuova operazione via terra contro il campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia. I morti sarebbero almeno 17, nove i minori. L'Idf ha emesso un nuovo ordine di evacuazione generale per tutto il nord dell'enclave palestinese, dove si stima rimangano circa 300mila persone. "Siamo in una nuova fase della guerra”, ha dichiarato l'esercito israeliano nei volantini lanciati sull'area. “Queste aree sono considerate zone di combattimento pericolose”.

Dal 7 ottobre l'offensiva militare israeliana a Gaza ha ucciso almeno 41.870 palesitnesi e ne ha feriti almeno 97.166. Altre migliaia di persone sono probabilmente disperse tra le macerie che ormai ricoprono la Striscia.

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