Il 7 ottobre 2023 sono stati rapiti 251 israeliani in attacchi organizzati da terroristi di Hamas nei kibbutz al confine tra Israele e la Striscia di Gaza
A un anno dagli attacchi del 7 ottobre da parte di Hamas in Israele al confine con la Striscia di Gaza, i kibbutz di Kfar Aza e Nir Oz sembrano città fantasma.
Decine di residenti di Kfar Aza sono stati uccisi nell'attacco a sorpresa di un anno fa, 17 sono stati presi in ostaggio, solo 12 rilasciati. La comunità di Nir Oz è stata una delle più colpite del sud: 117 dei 400 residenti sono stati uccisi o rapiti. In tutto i terroristi di Hamas hanno rapito 251 persone, le vittime sono state oltre mille.
7 ottobre un anno dopo: cosa rimane dei kibbutz colpiti da Hamas
Shahar Shnorman e sua moglie sono sopravvissuti all'attacco dell'anno scorso nel kibbutz di Kfar Aza, al confine con la Striscia di Gaza, e hanno deciso di tornare a viverci come unici residenti.
Shahar incolpa non solo Hamas per quanto accaduto, ma anche il suo stesso governo: “Non abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Non il nostro governo, non il nostro esercito. E abbiamo perso. E continuiamo a perdere ogni giorno", ha dichiarato l'uomo.
Dal kibbutz di Nir Oz sono ancora 29 gli ostaggi detenuti a Gaza. Dei 254 rapiti un centinaio sarebbero ancora nella Striscia ma si pensa che solo un terzo sia ancora vivo.
Dopo il 7 ottobre Israele ha iniziato una offensiva nella Striscia di Gaza: secondo il ministero della Sanità oltre 41mila palestinesi sono stati uccisi in un anno dai bombardamenti israeliani. La metà erano donne e bambini.