Questo fine settimana l'Eliseo ha presentato il nuovo governo, dominato da conservatori e centristi. Molti non vedono di buon occhio che la coalizione di sinistra, vincitrice delle elezioni di luglio seppur priva di una maggioranza, è stata esclusa dall'esecutivo
I francesi esprimono la loro frustrazione per la recente nomina del nuovo governo francese.
Le critiche si concentrano soprattutto sul fatto che il nuovo governo è dominato da politici di centro-destra, centristi macroniani e conservatori dei Républicains, nonostante le elezioni di luglio siano state vinte dalla coalizione di sinistra.
Alcuni sono anche scettici sul ruolo del presidente Emmanuel Macron nel processo e sulla scelta del primo ministro, l'ex negoziatore della Brexit Michel Barnier. Altri sono cauti, affermando che è troppo presto per esprimere un giudizio sull'operato del nuovo gabinetto.
In un'intervista televisiva Barnier ha affrontato diverse preoccupazioni dei cittadini, tra cui la riforma delle pensioni e la tassazione. Il nuovo primo ministro ha sottolineato l'importanza della coesione e della fratellanza all'interno del suo governo, impegnandosi a scendere a compromessi per favorire il progresso del Paese.
"Dicono che censuriamo la sinistra. Mi dispiace molto perché da tempo penso che il settarismo o l'intolleranza siano una prova di debolezza. Quindi non sarò il primo settario", ha detto.
"Non ci sarà nessuna ideologia, nessun settarismo, ma solo misure pratiche come quelle che stanno prendendo tutti i nostri vicini, e cercheremo di portarle avanti in buoni rapporti anche con loro".