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Gaza, Hamas non parteciperà ai negoziati, Israele intensifica i bombardamenti

Il dolore dei palestinesi che hanno perso i loro cari negli attacchi israeliani
Il dolore dei palestinesi che hanno perso i loro cari negli attacchi israeliani Diritti d'autore Abdel Kareem Hana/Copyright 2023, The AP. All rights reserved
Diritti d'autore Abdel Kareem Hana/Copyright 2023, The AP. All rights reserved
Di Euronews Agenzie:  AP
Pubblicato il Ultimo aggiornamento
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Altre vittime degli attacchi israeliani a Gaza: almeno 20 persone sono rimaste uccise. In bilico i negoziati per la tregua, previsti il 15 agosto

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Una nuova sessione di negoziati, ma con poche speranze di un esito positivo, è prevista per domani, 15 agosto, a Doha, in Qatar. Da una parte, infatti, Hamas ha annunciato che non parteciperà al tavolo, che oltre alla nazione araba prevede la presenza, come mediatori, di Stati Uniti ed Egitto. Dall'altra, Israele sta effettuando numerosi e violenti bombardamenti sulla Striscia di Gaza, che di certo non appaiono come un aiuto per il buon esito dei colloqui.

Quanto basta per smorzare le speranze manifestate dall'inviato speciale degli Stati Uniti Amos Hochstein, che pur ammettendo che "il tempo stringe", aveva spiegato che un accordo è possibile e potrebbe non soltanto porre fine alla devastante guerra a Gaza, ma anche agli scontri tra Israele e Hezbollah al confine con il Libano.

A ciò si aggiunge la posizione dell'Iran, i cui dirigenti a due giorni dalla sessione di negoziati avevano fatto sapere di essere pronti a rinunciare a un attacco contro Tel Aviv a seguito dell'assassinio sul territorio della Repubblica islamica di un leader di Hamas, proprio a condizione di un esito positivo dei colloqui in Qatar.

L'affondo di Israele a Gaza, altre vittime. Edifici distrutti in Cisgiordania

Nella Striscia di Gaza, intanto, come detto proseguono senza sosta le operazioni militari di Israele. L'esercito della nazione ebraica ha confermato di aver colpito oltre 40 obiettivi nel corso delle ultime 24 ore, sempre dichiarando che si tratta di infrastrutture utilizzate da Hamas.

Sono venti i palestinesi rimasti uccisi nelle porzioni centrale e meridionale della Striscia, in particolare a Nuseirat, Maghazi, Khan Younis e Rafah. Altre cinque sono le vittime registrate nelle incursioni israeliane nel governatorato di Tubas, nella Cisgiordania occupata, tra cui quattro uccise da un attacco con droni sulla città di Tammun.

Le autorità israeliane hanno inoltre demolito cinque edifici appartenenti a palestinesi, sempre nella Cisgiordania occupata, a Hebron, notizia confermata anche dalle Nazioni Unite (sono più di 11mila le strutture palestinesi distrutte nei territori occupati dal 2009).

Nella notte, poi, caccia israeliani hanno centrato un lanciarazzi ad At Tiri, nel Libano meridionale, e un edificio utilizzato da Hezbollah a Kafr Kila. E un funzionario della sicurezza israeliana ha dichiarato che se il gruppo armato libanese dovesse perseguire una risposta sproporzionata, Israele potrebbe “portare a un attacco che ridisegnerebbe una nuova realtà sul confine settentrionale”.

In uno dei bombardamenti israeliani a Gaza sono morti inoltre due gemelli neonati palestinesi, assieme alla mamma che li aveva da poco partoriti. Hamas, in un messaggio, ha stigmatizzato il fatto, spiegando che i due piccoli stavano aspettando l'emissione dei certificati di nascita. Nulla, insomma, sembra orientato al dialogo tra le parti.

L'Egitto cerca di allargare il fronte per la tregua a Gaza

Ciò nonostante, l'Egitto non si arrende e tenta di allargare il fronte diplomatico favorevole a una tregua a Gaza. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha parlato con i suoi omologhi dell'Arabia Saudita, degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e della Turchia per spingere le parti verso il tavolo dei negoziati.

Il quotidiano Times of Israel riporta che gli Emirati Arabi Uniti hanno espresso la loro disponibilità a inviare forze militari per operazioni di peacekeeping nella Striscia di Gaza, ma solo se l'Autorità palestinese sarà nuovamente a capo dell'enclave palestinese.

Nella regione era atteso il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ma all'ultimo ha deciso di rinviare, vista la persistente situazione di incertezza. Gli Stati Uniti, insieme a Qatar ed Egitto, continuano a sperare infatti in un accordo, come confermato d'altra parte anche dalle parole di Hochstein. Ma le parti rimangono ancora troppo distanti su diverse questioni, anche dopo mesi di negoziati indiretti.

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