I movimenti studenteschi in molte città europee stanno manifestando contro la guerra a Gaza, chiedendo che vengano rivisiti gli aiuti a Israele. Tende sono state installate anche a Milano, Napoli e Padova. Attesa una nuova manifestazione a Roma
Manifestazioni di studenti pro-Palestina si stanno allargando in tutto il territorio nazionale e anche nel resto dell'Europa, dopo le proteste scoppiate negli Stati Uniti.
Venerdì alla facoltà di Scienze Matematiche della Sapienza a Roma si è tenuta un'assemblea per discutere sulle possibili modalità di presa di posizione della comunità accademica sulla guerra a Gaza. Un'altra manifestazione è prevista sabato pomeriggio in Piazza Barberini.
Nei giorni scorsi gli studenti dei collettivi si sono accampati con le tende nel cortile centrale dell'Università Statale di Milano e venerdì hanno anche piantato un piccolo ulivo nel giardino dell'istituto come "atto di liberazione". Tende anche a Napoli nella sede di Lettere della Federico II, e nel cortile del Palazzo del Bo, sede dell'ateneo di Padova.
Studenti olandesi in piazza contro la guerra a Gaza
I dimostranti pro-palestinesi sono scesi in piazza anche ad Amsterdam giovedì sera. La manifestazione è iniziata nel pomeriggio nei pressi del campus dell'Università di Amsterdam a Roeterseiland. Da lì, diverse migliaia di manifestanti hanno camminato verso il centro della città. Una breve scaramuccia con le forze di polizia è scoppiata in piazza Spui.
I manifestanti hanno espresso il loro sdegno per la violenza della polizia contro le proteste degli ultimi giorni. Gli studenti hanno accusato l'UvA di trattare in modo crudele i propri studenti.
Anche le università spagnole contro Israele
Gli istituti di istruzione superiore pubblici e privati spagnoli si sono impegnati pubblicamente a “rivedere e, se necessario, sospendere gli accordi di collaborazione con le università e i centri di ricerca israeliani che non hanno espresso un fermo impegno per la pace".
Chiedono inoltre “che lo Stato di Israele rispetti il diritto internazionale e permetta l'ingresso a Gaza di tutti gli aiuti umanitari che possono essere forniti per coprire l'emergenza della popolazione civile”.